Benevento-Parma è stata un altro capitolo della tormentata stagione dei giallorossi. La sfida giocata al Vigorito ha fatto registrare degli aspetti positivi, ma anche delle brutture che la Strega si trascina dietro da tempo o che sono una inevitabile conseguenza del cammino intrapreso.
Reazione positiva. Con Agostinelli arrivano gol con regolarità
La reazione della squadra ha sottolineato che il Benevento è vivo, oltre a essere un lontano parente di quello visto nelle ultime partite di Stellone. "Agostinelli ci ha responsabilizzati", così ha descritto Acampora l'impatto del nuovo allenatore. Delle cose positive si sono viste, a partire dallo spirito con il quale i giallorossi sono riusciti a pareggiare l'incontro, ma anche dalla continuità attraverso cui gli attaccanti stanno andando in rete (è la terza partita consecutiva). Un elemento inimmaginabile fino a qualche tempo fa, quando le punte soffrivano di un mal di gol che, diciamolo francamente, ha condannato la Strega a questa disastrosa posizione di classifica. Ovviamente, giusto chiarirlo, il demerito non era da attribuire solo agli attaccanti, ma a tutta la squadra e alla mancanza di idee nella costruzione della manovra: un tarlo visto sia con Cannavaro prima che con Stellone poi. Un altro elemento positivo è stato Manfredini, alla sua sesta presenza in stagione: con lui il Benevento non ha mai perso e, al di là dei due gol subìti, riesce a dare tranquillità ai compagni di squadra. Così lasciano ben sperare Ciano e Farias, sempre più in forma grazie alla continuità degli ultimi incontri: una condizione ottimale che fa aumentare il rammarico perché giunta troppo tardi. Una menzione positiva la meritano anche i tifosi che ieri erano presenti al Ciro Vigorito: giusti i fischi al termine del primo tempo, così come sono state commoventi le scene di gioia dopo il gol di Acampora: sorrisi che non si vedevano da tempo, a dispetto dei volti cupi e chinati verso il basso che hanno caratterizzato gran parte degli impegni giocati tra le mura amiche. Gli applausi finali devono essere da monito a tutti: chi ama i colori giallorossi apprezza l'impegno e la voglia di onorare la maglia, non ci sono mai contestazioni a prescindere o strettamente legate al risultato.
La classifica è un colpo al cuore
Il Benevento passa sistematicamente in svantaggio e questo trend non fa altro che mettere in salita le partite, portando la squadra a triplicare gli sforzi. Ieri non è piaciuta la prestazione della difesa, la quale si è rivelata troppo poco attenta in occasione degli attacchi del Parma. Prosegue il momento negativo di Improta, mentre Letizia era in evidente affanno dopo essere rientrato dall'infortunio. Poteva gestirsi meglio Glik in occasione dell'ammonizione, ricevuta in seguito a delle eccessive proteste: si tratta di un cartellino pesantissimo, visto che gli farà saltare lo scontro diretto di Cittadella perché diffidato. L'elemento più negativo di giornata è la classifica: il Benevento è ultimo, con i play out che distano sei punti a tre giornate dalla fine dei giochi. Servirebbe un miracolo per agguantare almeno gli spareggi utili per evitare la retrocessione, o forse nemmeno: ma fino a quando l'aritmetica non emetterà il verdetto, la Strega avrà il dovere di lottare e sperare.