Napoli

In migliaia si erano radunati sin da stamattina in piazza del Plebiscito, per seguire insieme Napoli -Salernitana e festeggiare lo scudetto. Ore di cori, di festa, di bandiere sventolate (con qualche malumore per la mancata installazione di un maxischermo), poi la doccia gelata del pareggio e la conseguente delusione. La piazza-simbolo di Napoli si è svuotata dai tifosi, delusi ma convinti che la grande festa sia solo rinviata. Lo scontento maggiore è quello dei turisti che avevano prenotato per il ponte del primo maggio, pensando di abbinare la vacanza al tripudio per lo scudetto: la maggior parte di loro sarà altrove giovedì sera, nuovo d-day per l'attesa del titolo.

La Salernitana ha rovinato la festa scudetto

La Salernitana rovina la festa scudetto del Napoli. Al Maradona, dopo la sconfitta della Lazio a San Siro, la squadra di Luciano Spalletti non va oltre l'1-1 contro la formazione di Paulo Sousa, espulso nel finale.

 Al gol di Olivera al 62' che poteva voler dire scudetto, ha risposto con un eurogol Dia all'84 che ha spento la gioia dei tifosi partenopei. Con questo pareggio il Napoli sale a 79 punti contro i 61 della Lazio a sei giornate dalla fine della stagione. Festa rimandata a giovedì quando il Napoli se la vede con l'Udinese in Friuli.

 Gelo tra i vicoli di Napoli al gol dei granata

Al gol della Salernitana cala improvvisamente il gelo tra i vicoli del centro di Napoli. Dopo i botti dei petardi e dei fuochi d'artificio, le urla e i cori per uno scudetto che sembrava essere ormai vicino, per le strade e nei locali torna quel silenzio che aveva accompagnato le prime fasi della partita. C'e' chi si lascia andare alla delusione, ma la gran parte dei tifosi si incoraggiano a vicenda. A Forcella il finale di partita è stato comunque accolto dagli applausi dei tifosi, seguiti da alcuni fuochi d'artificio. Delusione invece per i tanti turisti arrivati ??in città per questo lungo ponte, che aspettavano di festeggiare durante il loro soggiorno in città lo scudetto del Napoli. 

La gioia nel centro storico di Salerno

A Salerno la gioia. Urla e cori nel centro storico come negli altri quartieri al gol di Boulaye Dia all'84esimo del match col Napoli . Il silenzio che stava attanagliando l'intera città si è sciolto in cori, applausi ed urla. Molti anche i turisti che hanno assistito alla partita nei diversi centri che hanno trasmesso il match. Il motto capolavoro, che circola subito sui social, è il seguente: "E' stato il piede di Dia". Uno sfotto' che gioca col titolo del celebre film di Paolo Sorrentino, 'E' stata la mano di Dio', dedicato a Diego Maradona e agli scudetti del 1987 e del 1990.

Fuochi d'artificio e caroselli a Salerno 

Caroselli, fuochi d'artificio e cori nel centro di Salerno a pochi minuti dal pareggio conquistato allo stadio Maradona contro il Napoli. Un punto importante nella corsa alla salvezza dei granata, ma il pareggio vale doppio se si tiene conto della rivalità tra le due tifoserie e della festa che si stava preparando da giorni per lo scudetto. Bandiere vengono sventolate dalle macchine e molti i cori dei tifosi in diversi punti della città. Nel centro storico dopo il triplice fischio finale sono stati fatti esplodere anche fuochi d'artificio. Molti i bimbi che indossano la maglia granata e molti anche i turisti che divertiti assistono alle scene di tifo. Stamane i tifosi salernitani, cui era vietata la trasferta al Maradona, avevano accompagnato in corteo il bus della squadra in partenza per Napoli.

Sfuma la festa scudetto: "Appuntamento solo rinviato"

''Abbiamo un sogno nel cuore. Napoli torna campione''. Ma per Napoli non è oggi la giornata giusta per festeggiare il terzo scudetto, non è bastata la vittoria dell'Inter sulla Lazio per festeggiare a causa del pareggio incassato in casa con la Salernitana. Bisognerà attendere ancora per il trofeo numero "tre" dopo il 1987 e 1990, numero che campeggia in ogni strada del capoluogo partenopeo. 

Vicoli e piazze del centro storico sono pronte da mesi a far esplodere la festa, allestite in ogni angolo con festoni, maxi bandiere, cartonati dei campioni di oggi come Victor Osimhen e di Diego Armando Maradona, mito assoluto per i tifosi napoletani che nello stadio che porta il suo nome battendo la Salernitana sognavano oggi di tornare campioni d'Italia dopo trentatre anni. 

''Abbiamo fatto tutto da soli'', dicono i residenti dei quartieri Spagnoli, ''questo e altro, ora attendiamo. La festa e' solo rinviata''. I tifosi che non erano allo stadio da questa mattina hanno invaso le strade e hanno atteso assiepati davanti agli schermi dei bar, dei ristoranti, il risultato. I bambini con la maschera alla Osimhen, altri in piedi sugli sgabelli, qualcuno affacciato ai balconi, tutti con lo sguardo fisso sullo schermo. E chi da turista si è trovato in città si è unito ai cortei dei tifosi andati avanti per tutta la giornata, dopo lunghe file per acquistare sciarpe e magliette. E ora a Napoli si attende la prossima giornata per fare festa.