Salerno

Napoli si prepara a una festa che manca dai tempi di Diego Armando Maradona. La matematica dice che i partenopei hanno bisogno di cinque punti per avere la matematica certezza del primo posto. E proprio la società ha voluto premere sulla prefettura e gli organi preposti per chiedere il differimento del match a domenica, in concomitanza con l'altro incontro chiave di giornata che vede frapporsi Inter e Lazio. In caso di mancata vittoria dei biancocelesti e vittoria del Napoli al Maradona, sarebbe scudetto. Questo, però porterebbe la Salerntiana a rivedere i propri piani di allenamento e riposo per la successiva e fondamentale sfida casalinga contro la Fiorentina. Un match che potrebbe chiudere del tutto la pratica salvezza.

Ecco, allora, che in tanti si sono fatti sentire contro la possibile decisione del differimento. Il tifo organizzato granata si è fatto sentire attraverso una nota rilasciata quest'oggi.

Il comunicato stampa del Centro Coordinamento Salernitana Club

"In queste ore l’Italia del calcio sta offrendo uno spettacolo penoso e a dir poco ridicolo. Una “teatralizzazione” del presunto diritto a festeggiare quando e dove lo si ritenga opportuno, a scapito di tutti e tutto, sta seriamente rischiando di rovinare il finale del campionato di calcio di serie A.

La tifoseria organizzata della Salernitana – rappresentata dal Centro Coordinamento Salernitana Club – sta seguendo con estrema attenzione l’evoluzione dei fatti che stanno accadendo a Napoli. Si attende dunque la decisione finale della Prefettura di Napoli – che stabilirà eventualmente il differimento a domenica della gara Napoli-Salernitana, prevista per sabato 29, al fine di consentire alla società Napoli di giocare in contemporanea con l’altra gara Inter-Lazio – per esprimere un giudizio complessivo su tale circostanza.

Intanto però è giusto e doveroso – nel rispetto e tutela dell’immagine della tifoseria granata – ricordare a tutti che tale spostamento del derby a domenica 30, solo per consentire ai sostenitori azzurri di poter festeggiare (in caso di risultati favorevoli in contemporanea) la conquista matematica dello scudetto, non è in alcun modo giustificabile. Non esistono motivi di ordine pubblico, non esistono presupposti giuridici a suffragio di una simile iniziativa della Prefettura. L’unica ratio risiede nelle pressioni – operate dalla società azzurra – per poter chiudere la pratica scudetto e organizzare una legittima festa, ma violando palesemente il codice etico del calcio e calpestando il diritto della Salernitana a giocare come da calendario ed avere gli stessi giorni di riposo e allenamento in vista della sfida di mercoledì all’Arechi contro la Fiorentina. Le regole non si cambiano in corso d’opera, soprattutto se non vi sono seri motivi. Ed è proprio il caso del derby Napoli-Salernitana".