(f.s.) “Ad averci i soldi... del Parma”... Radio Dee Jay ci avrebbe fatto un altro tormentone come quello dedicato a Pippo Inzaghi. La società ducale ha risorse per sé e per tanti altri non solo in B: ha chiuso il bilancio di esercizio del 2022 (pubblicato ieri sul proprio sito internet) con 98milioni di perdite, ma l'ha subito ripianato grazie alla somma investita da Kyle Krause quando ha rilevato la società (2020), pari a 324 milioni di euro, di cui ben 214 convertiti in patrimonio netto. Inutile proseguire con i numeri di questo club del magnate americano (monte ingaggi di questa serie B pari a 39,5 milioni) il cui paradosso non è solo il fatto di non aver ancora vinto nulla, ma anche quella madornale svista di aver mancato la “deadline” sui pagamenti degli stipendi e delle spettanze dello scorso 16 marzo, per cui ha già patteggiato e sarà sanzionato con un punto di penalizzazione.
Ecco, sulla strada impervia (ai limiti dell'impossibile...) della salvezza del Benevento si staglia il colosso gialloblù, che anche quest'anno non ha ammazzato il campionato come avrebbe dovuto, ma che comunque è in piena corsa per giocarsi la serie A ai play off. Quinto posto abbastanza saldo, 10 punti nelle ultime quattro partite.
Diciamo una cosa banale: i soldi non vanno in campo e non fanno vincere i campionati. Ma avere in formazione Buffon, Vasquez, Ansaldi, Man, Mihaila, Inglese, bè, come si dice, aiuta parecchio.
Il giorno della festa dei lavoratori verranno in tanti al Vigorito dal centro ducale, ma si spera che siano in tanti anche i tifosi giallorossi. Il Benevento dovrà provarci. Perchè glielo impone un campionato che non dà nulla per scontato, che mostra quelle quattro ultime partite come un piatto prelibato da gustare. La Strega si ritrova nelle condizioni di quello studente che ha fatto collezione di brutti voti per tutto l'anno scolastico, ma che proprio sul finire ha le interrogazioni giuste per riparare al malfatto. Ci riuscirà? Impossibile prevederlo, ma perché non provarci?
Agostinelli ha già richiamato tutti al lavoro e guarda con la solita apprensione all'infermeria (Paleari, Letizia, El Kaouakibi e ovviamente Farias, Ciano e Schiattarella, che devono sapersi gestire). E' uno dei punti cruciali di questo finale: se i giallorossi in possesso di maggiore cifra tecnica terranno anche sul piano fisico, allora qualcosa si potrà provare a fare. Altrimenti ci sarà ben poco da sorridere.
Nella foto di Taddeo, Farias nella gara d'andata al Tardini di Parma