Caserta

Gli investigatori della Squadra Mobile di CASERTA sono a lavoro per cercare di identificare i quattro banditi che la notte tra sabato e domenica hanno commesso due violente rapine in casa, colpendo prima una coppia di anziani, malmenati e legati, e poi l'avvocato penalista Vittorio Giaquinto, che risiede nell'appartamento attiguo a quello della coppia, e che probabilmente era il vero bersaglio della gang; il legale è stato pestato con violenza, e ha riportato contusioni varie e la rottura dello zigomo. Teatro del doppio colpo uno stabile del centro storico di CASERTA, in via Tanucci, a poco più di 200 metri da Questura e Prefettura. In azione una banda di professionisti, probabilmente dell'est Europa come emerso dai racconti delle vittime (i malviventi parlavano in italiano ma con il tipico accento delle persone dell'Est), che avrebbe agito a colpo sicuro, forse dopo aver avuto informazioni di prima mano sull'ubicazione e la disposizione dei due appartamenti vicini e sulle disponibilità delle vittime, soprattutto su quelle dell'avvocato Giaquinto, a cui sono riusciti a portare via un bottino cospicuo fatto di soldi, gioielli e altri oggetti preziosi.

Per ora la priorità dei poliziotti della Mobile è di identificare i banditi, operazione non facile visto che i quattro avevano il volto coperto con scaldacollo rialzato fino al naso e cappellino con visiera; per dare loro un volto gli investigatori stanno analizzando le immagini riprese dalle telecamere interne dell'abitazione di Giaquinto e da quelle di videosorveglianza installate in zona. La Squadra investigativa della Questura sta poi cercando di capire come i malviventi siano riusciti ad entrati nello stabile; l'ipotesi è che possano aver utilizzato il cantiere dell'istituto scolastico Giannone, dove sono in corso dei lavori, che confina con il palazzo dove risiedono le vittime; i rapinatori avevano con due spranghe di ferro, che potrebbero aver preso proprio nel cantiere. Ma le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, puntano anche a risalire agli eventuali complici della banda, che possano aver fornito le indicazioni utili ai banditi per andare a colpo sicuro.