Il Tribunale di Salerno, presieduto dal giudice monocratico, Mattia Caputo, ha accolto l’opposizione presentata da un’impresa forestale salernitana in merito ad alcuni accertamenti tecnici che erano stati effettuati nel 2020 dai carabinieri Forestale. In particolare la ditta era stata sanzionata per presunte irregolarità nel trattamento dei residui della lavorazione forestale. L'azienda, difesa dall'avvocato Matteo Fimiani del foro di Avellino, ha impugnato gli atti e ha presentato ricorso al Tribunale di Salerno. Il giudice monocratico, lo scorso 20 aprile, ha accolto il ricorso, annullando le ingiunzioni di pagamento emesse a carico dell'impresa salernitana.
Il giudice, infatti, ha decretato che ai carabinieri forestale, in quanto ufficiali di polizia giudiziaria, è preclusa qualunque attività di accertamento tecnico in ordine alle violazioni delle norme del regolamento forestale della Regione Campania e della Legge Regionale n. 11/1996. Dalla sentenza, infatti, emerge che l’espletamento di queste attività spetta in via esclusiva al personale del settore tecnico amministrativo forestale competente per territorio e, quindi, ai funzionari del settore foreste della Regione Campania. Una circostanza nota a chi opera nel settore boschivo ma che, per la prima volta, è stata messa nero su bianco da un tribunale. Il Tribunale di Salerno, infatti, ha escluso “che i Carabinieri Forestale abbiano il potere di effettuare accertamenti di natura tecnica circa le violazioni riscontrate nella loro materialità nell’ambito della violazione delle norme regionali in materia boschiva”.