A poche ore dal fischio d'inizio di Salernitana-Sassuolo, in Comune a Salerno è andata in scena un'altra partita. In mattinata, infatti, l'amministratore delegato Maurizio Milan è tornato a Palazzo di Città per incontrare il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. Una riunione allargata a cui hanno preso parte anche il presidente della commissione Sport, Rino Avella (che venerdì dovrà relazionale in Consiglio comunale sulla convenzione d'uso dello stadio Arechi), il delegato ai rapporti con la Salernitana, Felice Marotta ed il capo-staff del sindaco Vincenzo Luciano. Spifferi raccontano di un incontro cordiale e propedeutico a programmare nuove iniziative sull'asse Salernitana-Comune. La convenzione d'uso, infatti, nonostante la dura presa di posizione del presidente Danilo Iervolino non sarebbe in discussione, sia perché non vi sarebbero i tempi tecnici e burocratici per un'eventuale modifica del documento che dovrà essere approvato venerdì dall'assise, sia perché la Salernitana ha necessità di chiudere la partita entro il 30 aprile per ottenere la licenza Uefa.
Le parti si sono intrattenute per circa un'ora, facendo il punto della situazione e discutendo di possibili iniziative future. Nella convenzione, ad esempio, ci sono alcuni punti che chiamano direttamente in causa la Salernitana che potrà avviare - con tempi burocratici chiaramente più rapidi - i lavori in Curva Nord, nell'area hospitality e quelli propedeutici al dislocamento del settore ospiti nei Distinti. Le parti, inoltre, hanno messo nero su bianco che eventuali proposte di sponsorizzazione (leggasi questione legata alla brandizzazione dello stadio) dovranno essere evase in trenta giorni dal Comune di Salerno.
Facile immaginare, però, che l'incontro avvenuto questa mattina possa essere stato anche l'occasione per provare a chiarire il cortocircuito mediatico (che non è piaciuto alla politica) provocato dalle dichiarazioni di Iervolino, a poche ore dalla stretta di mano e dalle parole al miele pronunciate da Comune e Salernitana dinanzi a microfoni e taccuini.