Sorrento

Tra cantieri urbani e quelli straordinari attivati per il rifacimento del manto stradale in vista del Giro d'Italia 2023 che l'11 maggio farà tappa in Costiera, da Sorrento a Castellammare di Stabia si stanno vivendo giornate infernali sul fronte della mobilità in entrata e in uscita lungo la statale sorrentina 145. File chilometriche e attese di ore per residenti e turisti costretti a muoversi su gomma e a trascorrere ore e ore a bordo di auto e bus che procedono a passo d'uomo nella migliore delle ipotesi.

Da qualche giorno sempre sulla statale i grandi autoarticolati attraversano il centro delle città appesantendo ulteriormente il transito e con inevitabili ripercussioni sul piano della sicurezza stradale, in particolar modo per i pedoni. Nel frattempo le soluzioni-tampone per ridurre la pressione del traffico stradale, come le targhe alterne e la Ztl a Sorrento, si stanno rivelando poco efficaci soprattutto per le troppe deroghe previste e per la mancanza di controlli.

Da Massa Lubrense si è sollevato il "grido di dolore" dei ristoratori che, effettivamente, pagano il prezzo più salato per questi provvedimenti in quanto la cittadina, che è l'estremo lembo della penisola sorrentina, diventa praticamente irraggiungibile con l'aggravante dei lunghi lavori stradali che determinano vere e proprie interruzioni totali al transito automobilistico. E le conseguenze, come denunciano i responsabili dell'ARL, l'associazione dei ristoratori, si sono già fatte sentire con una riduzione del 30% degli avventori e il rischio che la percentuale diventi ancora più elevata.

Si registra un clima di esasperazione crescente nella popolazione e in quanti sono costretti anche ad anticipare di ore partenze per lavoro, per appuntamenti o per quanto altro non potendo essere sicuri dei tempi di percorrenza e di arrivo a destinazione. Con una stagione turistica 2023 da record, il rischio che si corre è quello di ritrovarsi in un budello senza uscita e il ponte del 25 maggio, da sabato 22 a martedì 25, rischia di trasformarsi in un vero e proprio incubo sul piano della circolazione automobilistica.