Ospedaletto d'Alpinolo

Erano stati avvistati all'ingresso del ristorante Maxim di Ospedaletto in piena notte, mentre ne uscivano con una parte della merce rubata, approfittando della momentanea chiusura del noto locale, un tempo denominato Galassia Park Hotel, fiore all'occhiello della ristorazione e del settore alberghiero dell'Irpinia, soprattutto negli anni 80/90.

I carabinieri della locale stazione da tempo tenevano sotto controllo la struttura di Ospedaletto, momentaneamente chiusa, dal momento che erano state segnalate varie incursioni al suo interno con asportazioni di beni, in particolare diversi oggetti di ottone e bronzo, numerose abat jour in bronzo, statue in bronzo ed in marmo, con danneggiamento di una porta di ingresso.

Nella notte dell' 8 ottobre 2019, alle 3:55, i militari notavano parcheggiata nei pressi del cancello d'ingresso della struttura una autovettura Audi A3 di colore grigio.

I carabinieri, insospettitisi, anche perchè il cancello d'ingresso del complesso alberghiero si presentava parzialmente aperto e privo della catena con il quale era solitamente chiuso, apprestavano un servizio di appostamento allorquando intravedevano due sagome di persone che avvedutesi della presenza dei Carabinieri si davano a precipitosa fuga, facendo perdere le loro tracce approfittando della fitta vegetazione.

I militari si portavano pertanto all'interno del piazzale del predetto ristorante ove trovavano accumulati a terra numerosi oggetti in bronzo, in particolare statue e lampade, pronte per essere portate via dai malfattori.

Attraverso la targa dell'autovettura parcata dinanzi al cancello, i carabinieri riuscivano a risalire a I.A., pluripregiudicato di San Martino Valle Caudina.

Pertanto, si portavano immediatamente presso l'abitazione di quest'ultimo ove, alla presenza dei suoi familiari, non essendo stato rinvenuto il pluripregiudicato in casa,  rinvenivano altri oggetti in marmo ed in bronzo simili a quelli rinvenuti nel piazzale del Maxim. I carabinieri trovavavno anche numerosi strumenti atti allo scasso, oltre che ad un pugnale tipo baionetta, con lama da entrambi i lati, lunga cm. 26.

Da fonti confidenziali, i carabinieri riuscivano ad individuare anche la seconda persona, P.P., noto pluripregiudicato di Cervinara, e recatisi prontamente anche a casa di quest'ultimo non lo rinvenivano.

Operato il sequestro di tutti gli oggetti rinvenuti, i due pluripregiudicati venivano denunciati a piede libero per una serie di reati, dal furto aggravato al danneggiamento, dal possesso ingiustificato di attrezzi atti allo scasso alla detenzione abusiva di armi.

Nella giornata di ieri il tribunale di Avellino, presieduto dal Dott. Calabrese, aderendo alla tesi difensiva prospettata dai legali di fiducia dei due pluripregiudicati, l'avvocato Rolando Iorio e l'avvocato Quirino Iorio, ha mandato assolti i due giovani per non aver commesso il fatto.