Sulla qualificazione del Napoli alle semifinali di Champions League ha soffiato un inesorabile - e tutt'altro che accidentale - vento dell'Est.
Prima un arbitro romeno e poi uno polacco hanno, infatti, artatamente manipolato gli eventi a solo ed esclusivo danno degli azzurri.
La malafede è stata manifesta in tutte e due le sfide. Come se poi i partenopei non avessero problemi già di loro, tra rientri affannosi dalle nazionali, iniziali (e legittimi) segni di cedimento (non so quanto psichici o fisici), odiosi infortuni o inopportuni sensi di compiacimento e (peggio) di superiorità.