Quella sera del 12 novembre dello scorso anno, lui, che aveva cercato di nascondere la propria identità con un cappello ed il bavero alzato del giubbino, era stato l'unico ad essere beccato dalla polizia. Erano invece riusciti a svignarsela gli altri tre con i quali, sostiene l'accusa, aveva provato a rapinare dell'incasso di 4mila euro il responsabile del supermercato Barletta nella zona di Santa Colomba.
Un colpo andato in fumo, al centro di una indagine, ora chiusa,del pm Stefania Bianco, del quale è chiamato a rispondere, in concorso “con altri tre soggetti allo stato non identificati”, L.I. (avvocato Luca Russo), 44 anni, originario di Torre Annunziata, ma da anni residente in città, che era stato arrestato dalla Volante.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, a bordo di un Fiat Doblò che risulterà rubato ( e con la targa alterata), avrebbero bloccato l'auto con la quale il malcapitato stava uscendo dal piazzale antistante il supermercato. Era stato minacciato gli era stato intimato di consegnare i soldi, con una pistola era stato più volte colpito il vetro laterale della vettura, di cui avevano tentato di aprire una portiera. L'uomo aveva provato ad allontanarsi, la macchina era stata anche speronata,
A quel punto, era sceso ed era fuggito in direzione di un bar. Per fortuna, nel frattempo, era già scattato l'allarme. Gli agenti della Volante, dopo averlo inseguito, avevano acciuffato il bandito, che era finito in carcere. Nessuna traccia, invece, dei suoi presunti complici. Al 45enne è anche contestato, oltre alla ricettazione ed al porto illegale di un'arma da fuoco, di aver ricevuto ed usato, durante la detenzione, un telefono cellulare.
Il 45enne ha adesso venti giorni per chiedere di essere interrogato o produrre memorie difensive, poi il Pm procederà all'eventuale richiesta di rinvio a giudizio.