Napoli

Con qualche ora di ritardo è partito il nuovo Piano Traffico di Piazza Municipio che prevede la riapertura del vialone centrale, già ultimato, che costeggia il fossato del Maschio Angioino.

Mancava ancora la segnaletica e si attendeva il via libera del direttore dei lavori. Poi, alle ore 16,00 la riapertura, ed è stato subito il caos, inevitabile alle prime battute, con automobilisti disorientati davanti ai nuovi sensi di marcia.

I nuovi sensi di marcia 

Nella carreggiata lato Castello, si percorre a senso unico di marcia da via Vittorio Emanuele III verso via Acton;

Per i veicoli che percorrono il vialone che costeggia il maschio Angioino c'è obbligo di svolta a destra all’incrocio con via Acton con obbligo di dare precedenza ai veicoli transitanti su via Acton;

Nella carreggiata compreso tra via Agostino Depretis e via Medina, senso unico di marcia con direzione via Medina.

Mancano i vigili urbani, sos dei sindacati 

A peggiorare le previsioni anche la carenza di personale tra i vigili urbani. Secondo i sindacati le 200 assunzioni di nuovi Agenti previste nei prossimi mesi, non serviranno ad equiparare neanche le perdite del 2023 per pensionamenti. E poi c'è l'incubo smog. Secondo la Cisl funzione pubblica il nuovo piano traffico trasformerà piazza Municipio in una enorme camera a gas a cielo aperto.

Simeone: "C'è ancora spazio per qualche correttivo"

Il presidente della commissione Infrastrutture del Comune di Napoli, Nino Simeone ritiene che “ una volta partito il nuovo dispositivo abbiamo bisogno di qualche giorno per capire se funziona e dove eventualmente apportre qualche modifica. Un'idea c'è già – aggiunge Simeone – la sottoporrò nei prossimi giorni all'assessore Edoardo Cosenza, ovvero quella di modificare senso di marcia giù ai cavalli di bronzo a salire verso via De Pretis. Nel frattempo dobbiamo mettere in conto qualche giorno di caos, il tempo di abituarsi al nuovo piano traffico, nella speranza – conclude Simeone – che si concludano velocemente anche alcuni cantieri aperti in zona: al momento si contano più di sei cantieri, pertanto il disagio sarà inevitabile”.