"Stiamo lavorando per realizzare una rivoluzione nella sanità campana, entro quest'anno non ci sarà più alcun caso di attese a 6 o 10 mesi o a un anno. L'obiettivo è quello di svuotare le liste di attesa". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso di una consueta diretta Facebook. "Due settimane fa - ha spiegato - abbiamo lanciato l'obiettivo di svuotare completamente le liste di attesa in Campania, cioè essere anche in questo campo la prima Regione d'Italia. Già oggi, se si va in una farmacia qualunque in Campania è possibile collegarsi con l'app 'Campania in Salute' e fare la prenotazione non solo nell'Asl di appartenenza, ma nelle Asl e negli ospedali di tutta la Campania, per evitare lunghi tempi di attesa. La prenotazione fatta così consente di conoscere l'ospedale e la struttura più vicina dal punto di vista territoriale e quella più libera. Garantiremo a tutti i cittadini campani di poter avere prestazioni e controlli nei tempi più rapidi possibili". "Le visite classificate come urgenti dal medico di famiglia vengono erogate in 48 ore, quelle di media urgenza in 10 giorni - ha aggiunti - Quando parliamo di liste lunghe parliamo di visite programmabili, classificate in questo modo anche dal medico che rilascia la ricevuta. Stiamo lavorando per realizzare davvero una rivoluzione nella sanità campana, tenendo sempre conto che in Campania abbiamo tra i 10 e i 15mila dipendenti in meno rispetto alla media nazionale".

Politica italiana: è noia

E sulla situazione politica italiana: "Noi restiamo concentrati sulle cose concrete, tutto il resto è noia, soprattutto quello che riguarda la politica nel nostro Paese. Restiamo concentrati sulle cose concrete che riguardano le persone fragili, che hanno problemi di salute". 

Borse di studio? Attendiamo risorse ma...

Siamo ancora in attesa che il Governo nazionale mandi le risorse per le borse di studio per 29mila studenti delle scuole superiori. Abbiamo le graduatorie pronte, la Regione ha fatto tutto il lavoro che andava fatto, le scuole sono pronte, ma il Governo non manda le risorse stanziate per la scuola. La motivazione data al nostro assessore - ha spiegato - è che i conti del ministero dell'Istruzione rischiano di essere pignorati se arrivano risorse dal ministero del Tesoro. Cose da Sant'Uffizio. Sta di fatto che le risorse non arrivano e stiamo aspettando, Regione e 29mila studenti, per erogare le borse di studio"