Benevento

Una storia agghiacciante, se davvero si è consumata così come è stata ricostruita. Hai visto?, l'ho fatto, così non ti arrabbi..., avrebbe detto lei dopo avergli inviato le immagini che aveva registrato con il cellulare mentre si tagliava o addirittura batteva la testa contro un muro.

Una condizione di soggezione difficile da descrivere, ancor di più se ad esserne attanagliata era una ragazzina di 15 anni. Ne aveva tanti quando, nel 2020, era iniziato l'incubo. Certo non immaginava che lo sarebbe diventato quel giovane più grande di lei – ha ora 21 anni ed abita in un centro a poca distanza di Benevento- che ne avrebbe abusato sessualmente e l'avrebbe tormentata, precipitandola nello sconforto.

Oggi è stato arrestato dalla Squadra mobile del vicequestore Flavio Tranquillo per violenza sessuale aggravata nei confronti di minore, atti persecutori, rapina e lesioni personali aggravate: a suo carico una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari adottata dal gip Gelsomina Palmieri in una inchiesta diretta dal pm Chiara Maria Marcaccio.

Era stata avviata nel settembre del 2022, quando la minore, assistita dall'avvocato Gerardo Giorgione, aveva denunciato di aver subito una violenza il giorno prima. Il suo racconto era però partito dal 2020, dal momento in cui lui, con il quale aveva stretto una relazione sentimentale, l'avrebbe continuamente minacciata e molestata, provocandole – si legge in una nota del procuratore Aldo Policastro - “un perdurante e grave stato di ansia e paura, ingenerandole un fondato timore per l’incolumità propria e per quella degli altri componenti della famiglia, nonché costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita”. Lui l'avrebbe indotta a compiere gesti di autolesionismo, ne avrebbe controllato i movimenti, le chat delle applicazioni e la galleria immagini esistenti sul suo telefonino.

In un'occasione l’indagato l'avrebbe dapprima aggredita fisicamente, colpendola con schiaffi e pugni al volto per sottrarle il cellulare, poi l’avrebbe costretta a consumare plurimi rapporti sessuali.

L'indagine “si è articolata, attivando anche il “percorso rosa”, nell’audizione della minore stessa, in presenza di ausiliari esperti in psicologia; nella acquisizione di files audio e immagini presenti sul suo telefono; nella acquisizione dei referti medici relativi alle lesioni patite e al suo stato di pressione psicologica; nonché nell’acquisizione di informazioni dalle persone a lei vicine”.

Questo pomeriggio l'esecuzione del provvedimento restrittvo: condotto in Questura, il 21enne, difeso dagli avvocati Fabio Russo e Vincenzo Giuliano, è stato poi accompagnato a casa, agli arresti.