Benevento

Era accusato di un doppio falso, ma il giudice Francesca Telaro lo ha assolto dopo aver riconosciuto la lieve tenuità del fatto. E' quanto stabilito per un 29enne pugliese chiamato in causa per una vicenda accaduta tra agosto e dicembre del 2020, mentre era detenuto nel carcere di Ariano Irpino.

L'imputazione era relativa ad una autocertificazione redatta per ottenere l'autorizzazione ad una videochiamata, nella quale aveva dichiarato che il collegamento sarebbe stato effettuato con una utenza telefonica intestata alla sorella.

Secondo gli inquirenti, non era vero perchè quel numero era in realtà riconducibile ad un'altra donna che l'allora 27enne aveva successivamente indicato come sua cugina: un rapporto di parentela mai esistito.

Da qui l'indagine ed il processo, nel corso del quale la difesa, rappresentata dall'avvocato Alberto Mazzeo, ha evidenziato come quella dichiarazione sostitutiva, in virtù dei controlli ai quali era sottoposta, non avesse la stessa valenza di un'autocertificazione normale.