Ariano Irpino

E' tornato a casa Vincenzo Graziano, dopo quel terribile incidente avvenuto il 24 novembre 2022 alla località Pila ai Piani di Frigento, lungo la strada provinciale 38 in cui si era temuto seriamente per la sua vita.  Una storia commovente, fatta di angoscia, ansia, trepidazione per i i suoi familiari ed amici ad Ariano Irpino in contrada Santa Barbara, ma soprattutto di calore e solidarietà.

La sorpresa

Il gesto più bello che ha emozionato Vincenzo e la sua famiglia, papà Pino, mamma Severina e sua sorella Francesca è stata la visita a casa dei vigili del fuoco del distaccamento di Grottaminarda, i suoi angeli, coloro che quella sera lo hanno estratto in fin di vita dalle lamiere contorte dell'auto di un collega di lavoro con il quale viaggiava per recarsi in fabbrica a Sant'Angelo dei Lombardi finita violentemente contro un palo di cemento. Fu una scena terribile per gli stessi caschi rossi, a partire dal capo squadra Vincenzo Parziale che per uno strano scherzo del destino porta proprio il suo nome. Operazioni particolarmente delicate che alla fine si sono rivelate provvidenziali in quegli attimi preziosissimi. Dalla sera dell'incidente non hanno mai smesso di chiedere di lui a suo padre, manifestando quel desiderio poi avveratosi di poterlo riabbracciare al più presto. E così è stato.

Il racconto

"Mi hanno preso tra le mani come un figlio quella sera - ci racconta Vincenzo - non ricordo nulla dell'incidente ma di certo so che oggi, devo la mia a tante persone che si sono occupate di me. I primi soccorsi sul posto da parte dei vigili del fuoco e 118. E poi le prime cure mediche fondamentali al pronto soccorso dell'ospedale di Ariano Irpino. Qui i medici di turno insieme a tutto il personale sono stati davvero eccezionali. Mi hanno stabilizzato prima di poter poi raggiungere l'ospedale Moscati di Avellino, dove è proseguita la mia lotta per la vita. Mi sento di rivolgere un grazie a tutto lo staff del reparto di rianimazione a partire dal primario Angelo Storti per la grande abnegazione e le cure amorevoli ricevute.

Il terzo step importante, all'istituto Sant'Anna di Crotone specializzato nella riabilitazione dei pazienti. Una vera e propria eccellenza, che grazie alla professionalità, all'affetto e alle cure meticolose mi ha permesso di rimettermi in piedi. Un grazie intendo rivolgerlo al primario Lucia Francesca Lucca e a tutto lo staff del reparto Uoc gravi cerebrolesioni.

La grande onda di solidarietà

Non mi sono sentito mai solo, soprattutto nei momenti più difficili e delicati. Un ringraziamento affettuoso, di cuore, sincero va a tutta la comunità arianese per la grande vicinanza manifestata, alla gente di Santa Barbara che ha vissuto momenti di grande apprensione, al parroco straordinario don Ottone Morra, all'azienda Ferrero di Sant'Angelo dei Lombardi, proprietà, dipendenti e colleghi, tutti sempre al mio fianco, ai miei tanti amici, alla mia famiglia trasferitasi letteralmente a Crotone per starmi accanto costantemente e infine a me stesso. Oggi sorrido e ringrazio Dio se sono ancora qui a raccontare la mia storia. Sento di aver ripreso in mano la mia vita.