Neanche una settimana dall'inizio del servizio e la metro leggera, attesa ad Avellino da vent'anni, già rischia di essere un flop.
Corse praticamente vuote, lungo le quindici fermate una media decisamente bassa di passeggeri a bordo, scarsa comunicazione rispetto al nuovo servizio, pannelli informativi alle pensiline, nella maggior parte dei casi, non funzionanti e prezzo del biglietto, a dire degli utenti, troppo alto.
Sono diverse le ragioni per cui la metro non è partita decisamente sotto buoni auspici. In molti non conoscono neanche correttamente il percorso. Se aggiungiamo che in alcuni punti della città il traffico ostacola il regolare tragitto dei mezzi, comprendiamo che c'è più di una cosa da migliorare.
Legambiente e Cisl Trasporti chiedono di rivedere il piano mobilità. “Avellino è una città piuttosto piccola, per cui andrebbero rimodulati i servizi pubblici essenziali – dichiara il segretario Fit Cisl Francesco Codella - Occorrerebbe una fase sperimentale per la metro, l'appello è sia all'Air che al Comune, bisogna migliorare il servizio.
Gli fa eco Antonio Dello iaco, vice presidente cittadino di Legambiente “Ad Avellino la mobilità sostenibile non è a buon livello. Serve ripensarla complessivamente e poi serve un trasporto più economico: 1.20 euro, che diventano 1,70 se il ticket lo si acquista a bordo, è troppo per un servizio appena partito e che deve essere ancora rodato e migliorato”.