Avellino

Una messa partecipatissima alla chiesa bizantina per rilanciare nel giorno di Pasqua il disperato appello per la pace in Ucraina.

Ad Avellino si sono ritrovati in tantissimi per la funzione celebrata da padre Nicola che da qualche mese ha preso il posto di padre Roman.

Una comunità sconvolta da 14 mesi di guerra. Il pensiero va sempre ad amici e parenti che sono lì, in Ucraina, e vivono ogni giorno nel terrore di non poter rivedere i propri cari.

“Gesu è risorto” ci dice nella sua lingua Zlata 14 anni da 7 ad Avellino. “Speriamo che presto rinascerà anche l'Ucraina. Non spegniamo i riflettori su questa guerra, a chi è lontano mandiamo oggi un messaggio di speranza e resistenza. Dobbiamo essere tutti uniti oggi più che mai per far sì che questa guerra finisca il prima possibile”.

I bimbi ucraini, con i loro vestiti tipici di queste feste e le loro tradizioni, non hanno fatto mancare la purezza dei loro gesti contrapposta alla ferocia delle armi. Una grande cesta con tanti generi alimentari, che viene benedetta prima di essere portata sulle tavole nel giorno di Pasqua.