Sono stati scarcerati e torneranno in Germania i tre ultrà tedeschi arrestati a Napoli dalla Digos per gli scontri tra tifosi avvenuti in occasione della gara di Champions League tra gli azzurri di Spalletti e l'Eintracht Frankfurt dello scorso 15 marzo allo stadio Diego Armando Maradona.
Il Tribunale del Riesame ha attenuato la misura cautelare dell'arresto in carcere con quella meno del divieto di dimora in Campania. Le sentenze - giunte nella serata di ieri - sono state emesse dai giudici dell'ottava e dodicesima sezione. A tutti viene contestato i reati di violenza e resistenza aggravati nei confronti di pubblico ufficiale e il lancio di oggetti atti a offendere. A due dei tre è stata contestata anche la devastazione.
I tre dovranno tornare in Italia per il processo che li vedrà imputati per resistenza e devastazione. L'avvocato dei tre, Giovanni Adami, in prima istanza aveva chiesto al Riesame la liberazione e in seconda gli arresti domiciliari in Germania o in Italia. I giudici del tribunale della Libertà si sono allineati ieri alle precedenti ordinanze che hanno disposto la scarcerazione di quattro ultrà azzurri, difesi dell'avvocato Emilio Coppola. Per un quinto tifoso invece è sopraggiunta la condanna al termine di un processo per direttissima.
La rabbia di Borrelli: "Se la cavano con poco"
"A quanto pare comportarsi in modo criminale e vandalico sui nostri territori è considerata cosa da poco. Rimaniamo basiti dinnanzi a questa misura. Ci aspettavamo azioni molto più dure nei confronti di chi ha causato la guerriglia a Napoli e invece anche questi delinquenti se la sono cavata con poco e torneranno per le vacanze pasquali tranquillamente a casa. A quanto pare comportarsi in modo criminale e vandalico sui nostri territori è considerata cosa da poco" dichiara il deputato di Alleanza Verdi- La Sinistra Francesco Emilio Borrelli che sin dall'inizio aveva denunciato la pericolosità e le intenzioni devastatrici degli ultras tedeschi.