Acerra

Domani, venerdì 7 aprile, si rinnova la tradizione con uno degli eventi più attesi e di più alto richiamo per gli acerrani e per tutti i fedeli che arrivano in città anche da fuori regione.

La via crucis di Acerra si ripete ormai da oltre un secolo: la prima uscita dovrebbe risalire, infatti, con una certa probabilità alla fine del 1800 ad opera della confraternita del suffragio, la cui parrocchia continua nel tempo con l’organizzazione e l’allestimento impegnando centinaia di figuranti. In costumi tipici dell’epoca rappresentano la passione e la morte di Cristo, in un intreccio di storia, tradizione popolare, religione, folklore e cultura.

A suonare l’inno, il civico complesso bandistico ‘G. Pinna’ diretto dal Maestro Modestino De Chiara che accompagna un coro di voci bianche.

La Processione si apre con l’ingresso di Cristo a Gerusalemme, poi l’ultima cena, il tradimento, la condanna a morte e per ultimo la crocifissione. Quest’ultima si compie con enfasi ed emozione alla fine del corteo, sulle mura del castello baronale, a sera inoltrata e rappresenta il momento più suggestivo della cerimonia. 

“La processione del venerdì santo è un evento atteso dalla nostra comunità e rappresenta anche un momento di riflessione. Auguro una santa pasqua a tutta la città e a tutte le famiglie, con l’auspicio che la passione di Cristo possa portare un messaggio di forza alla nostra speranza. Prepariamoci ad accogliere e a vivere la verità di gesù cristo, pregando per la fine dei conflitti nel mondo affinchè ritornino pace, serenità, amore, rispetto e civile condivisione delle idee e dei rapporti” sottolinea il sindaco Tito d’Errico.