Non vende e si tiene stretto il Napoli, a patto - però - di mettere fine al tifo violento. È un De Laurentiis scatenato quello che a Milano, in un evento organizzato dal Sole 24 Ore, svela il retroscena: "Quando un anno fa mi hanno offerto 2,5 miliardi e mezzo per il Napoli mi sono chiesto: mi servono? Avrei dovuto comprarmi una squadra in Inghilterra, ma io ho origini napoletane - ha detto il presidente - Il Napoli è un giocattolo della famiglia De Laurentis, non vedo motivi per cederlo fin quando non ci stancheremo". Ma c'è anche la questione Bari, che De Laurentiis liquida così: "Il Bari? Va venduto fin quando non cambiamo la legge. Altrimenti mi piacerebbe tenerlo, da uomo del sud".
Argomento che gli sta a cuore è la battaglia politica per estirpare le frange di tifoseria violenta dagli stadi: "Bisogna sanare il problema dei violenti - ha avvisato - che non sono tifosi, c'è una frangia delinquenziale che va eliminata con decreto legge immediato. Mi incontrerò con il ministro dell'interno Piantedosi per un confronto: se non risolviamo il problema al calcio possiamo dire addio". Ma il patron azzurro ha parlato, ancora una volta, del futuro del calcio: "Mi hanno proposto di comprare Sky, perché sta chiudendo - ha detto provocatoriamente - e allora mi chiedo perché vendere i diritti a loro". Intanto la squadra si prepara alla sfida di domani in casa del Lecce: ancora in dubbio Olivera, mentre Osimhen non sarà a disposizione.