Benevento

(f.s.) Quella scritta da Benevento e Spal il 13 maggio del 2017 sembra la pagina di una favola, nella quale tanti personaggi di allora, oggi assumono sembianze diverse, così come quelle due sfide che quel giorno accomunarono nella gioia sanniti ed estensi. Riavvolgiamo il nastro: il 13 maggio era di sabato e la Spal, in vetta alla classifica, impegnata sul campo della Ternana, aveva solo voglia di tagliare il traguardo della serie A. Il Benevento invece era di scena al Vigorito contro il Frosinone: ciociari ad un passo dalla promozione diretta, con la missione di non perdere nel Sannio. 

Di quella partita i tifosi giallorossi ricordano tutto: il vantaggio di Puscas, il pari di Ciofani, il gol in extremis di Ceravolo, capace di spingere il pallone in porta di testa nonostante fosse in preda ai crampi. Quella vittoria spalancò le porte dei play off per la A (poi vinti) ai sanniti e chiuse il portone della promozione diretta ai ciociari.

In contemporanea a Terni andò in scena una partita al cardiopalmo. Ai ferraresi sarebbe bastato anche un pari, ma quel giorno sembrarono scarichi e al Liberati persero per 2 a 1. I due gol umbri? Entrambi realizzati da Stefano Pettinari. Mentre nelle file biancazzurre ancora giganteggiava tal Pasquale Schiattarella. Per i più curiosi, l'attuale centravanti giallorosso bucò due volte la porta di Meret, prossimo campione d'Italia col Napoli. Mentre, per chiudere con le curiosità, sulla panchina ternana c'era Antonino La Gumina, attuale giallorosso. Una bella mescolata di carte, come avviene spesso nel calcio. Al gol di Ceravolo i ferraresi esultarono come avesse segnato la Spal, perchè quel gol li riportò in serie A dopo 49 anni. E con una giornata di anticipo. Chi se lo dimentica quel coro che i tifosi dedicarono al centravanti di Locri? “E tanto già lo so / che al novantesimo / segna Ceravolo”.

Quel groviglio di destini di cui il calcio spesso è protagonista lunedì vedrà impegnate una contro l'altra Benevento e Spal. Questa volta non c'è la A all'orizzonte, ma solo lo spettro della C da esorcizzare: ognuna dovrà pensare solo a se stessa e non potrà sperare che ci sia un “Ceravolo” che le tolga le castagne dal fuoco. Una cosa è certa: chi, come Pettinari e Schiattarella, quel giorno esultò sia per la sconfitta che per la vittoria, questa volta è solo dalla parte giallorossa. Per i tifosi sanniti sperare che la gioia possa ripetersi per gli stessi protagonisti di allora è quantomeno legittimo.