Il “Patto per Salerno”, che prevede l’accordo tra il Comune di Salerno e la presidenza del Consiglio dei Ministri per il ripiano del disavanzo dell’Ente, è finalmente esecutivo.
L’accordo è giunto dopo mesi di interlocuzione tra il Comune, il ministero dell’Economia e delle Finanze e il ministero dell’Interno, nonché di approfondite analisi dei dati di bilancio.
Palazzo di città dettaglia il piano d'interventi così come concordato col Governo nazionale. Sarà intrapreso "un percorso di progressiva riduzione del disavanzo attraverso alcune decisive misure: il miglioramento del tasso di riscossione, il contrasto all’elusione e all’evasione, la riduzione delle spese, la riorganizzazione della struttura amministrativa, la razionalizzazione delle partecipate, la valorizzazione del patrimonio".
Dal comune di Salerno si sottolinea la valenza del patto: "Chiarito che non incide sull’entità dello sforzo di riduzione del disavanzo né sui tempi di ripiano, che sono stabiliti dalla legge e che l’Ente avrebbe dovuto rispettare anche in assenza dell’accordo, il "Patto" permette di ripartire i sacrifici su un più ampio numero di soggetti mediante l’istituzione dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco portuale e grazie alla possibilità di aumentare l’addizionale comunale Irpef. La possibilità di aumento dell’addizionale Irpefè stata utilizzata in misura minore rispetto a quanto avrebbe consentito la legge e per un limitato periodo di tempo".