La richiesta di aiuto al 112 è arrivata da parte del cognato. Lei era riuscita a chiamarlo quando finalmente dopo giorni aveva trovato il suo cellulare nascosto nell'armadio. Ma a quel punto il marito aguzzino se ne è accorto e ha stretto le mani al collo come per soffocarla, poi l'ha colpita in faccia col cellulare, l'ha fatta salire in auto e l'ha portata a fare un giro.
Al loro ritorno davanti casa hanno trovato i carabinieri. La centrale operativa ha raccolto l'indirizzo e mandato una pattuglia per controllare. La donna indossava degli occhiali da sole. Uno dei carabinieri le ha chiesto di spostarli per vederle bene il viso e, quando lei li ha tolti, è arrivata la conferma: uno degli occhi era tumefatto. Il marito, abbracciandola da dietro, ha spiegato che si era fatta male da sola. Ma a quel punto i carabinieri li hanno divisi e hanno ascoltato la donna separatamente scoprendo la verità.
L'uomo la teneva segregata in casa da una settimana e l'aveva picchiata. Per il 51 enne di Giigliano sono scattate le manette. Ora si trova in carcere in attesa di giudizio.