Altavilla Irpina

 

 

di Paola Iandolo 

Ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato M.D.A, il cinquantanovenne di Altavilla Irpina accusato di aver costretto una diciassettenne residente ad Altavilla Irpina a subire rapporti sessuali, l’ultimo più grave lo scorso 2 ottobre. La Procura di Avellino aveva chiesto al Gip del Tribunale di Avellino, Francesca Spella di procedere con il giudizio immediato nei confronti del cinquantanovenne. Una richiesta, quella avanzata dal pm Cecilia Annecchini, accolta dal Gip che aveva fissato per il prossimo 10 maggio la prima udienza davanti al Tribunale Collegiale di Avellino. L’imputato, difeso dagli avvocati Michele De Vita e Alberico Villani, ha scelto invece di essere giudicato con il rito abbreviato. L’udienza in cui sarà discussa la sua posizione è stata fissata per il 17 aprile prossimo davanti al Gup del Tribunale di Avellino Fabrizio Ciccone.

 

Ricostruzione

Dalla ricostruzione effettuata dagli inquirenti sembra che la 17enne, vittima dei presunti abusi sessuali, sia stata stordita con del sonnifero miscelato in del the. Stessa sorte sarebbe stata riservata anche al papà. In quel caso il sonnifero sarebbe stato miscelato nel vino, poi versato dal cinquantanovenne. La ragazza, rappresentata dall’avvocato Veronica Preziosi, ha raccontato agli inquirenti di ricordare che il cinquantanovenne – almeno in tre occasioni nelle quali si è presentato presso l’abitazione degli amici – aveva con sé una bottiglietta, priva di etichetta e non sigillata con del the. Bevanda che la ragazzina avrebbe bevuto prima di andare a dormire.  Gli abusi sarebbero stati compiuti di notte, mentre la 17enne dormiva.