"Un pugno al cuore", poi la commozione per Gigi Pavarese. L'ex direttore sportivo dell'Avellino ha condiviso l'avventura in Irpinia negli anni 2000 con Domenico Cecere, scomparso oggi improvvisamente all'età di 50 anni.
"Prima in una trattativa col Messina, poi insieme ad Avellino"
"A Mimmo ero molto legato. L'ho visto crescere nelle giovanili del Napoli. - ha affermato Pavarese - Fui io a indirizzarlo all'Avellino di Casillo, insieme a Marra e Molino, quando arrivai a Messina. Fu una squadra che regalò tantissime soddisfazioni all'intera tifoseria e alla città con una fantastica cavalcata con promozione. Ci ritrovammo qualche anno più tardi in quella che è stata una delle pagine più belle, scritte per Avellino e per l'Avellino, quella promozione ottenuta nella finale playoff con il Napoli. Mimmo fu uno dei protagonisti di quella cavalcata, di quella precedente e anche di quella successiva, qualche anno più tardi nella finale contro il Foggia".
"Ci scontravamo anche, ma solo per il bene dell'Avellino"
"Tornando a quell'Avellino, che ritengo per certi aspetti mio per come vivemmo quella stagione, fu uno dei leader nello spogliatoio e molte volte ci scontravamo nell'interesse dell'Avellino per cercare di migliorarci tutti. Con lui il rapporto è nato quando praticamente era ancora un bambino. Anche dopo, quando aveva smesso di giocare e aveva intrapreso il percorso di allenatore dei portieri e di procuratore, c'eravamo ritrovati in diverse occasioni. Assisteva buoni prospetti e adesso non c'è più. Mi dispiace e lo ripeto: è stato un pugno al cuore quando l'ho saputo. Mi fa molto male. Tra tutti gli amici c'è stato subito un contatto. Ci siamo sentiti un po' tutti. Sicuramente saremo tutti lì per l'ultimo saluto".
Nella sezione video l'intervista realizzata da Angelo Giuliani