Ore 8, al cimitero. Il numero delle persone care alle quali far visita, per una preghiera ed uno sguardo d'amore alle foto che le ritraggono, è purtroppo aumentato. Va così, c'è ben poco da fare. Per fortuna il sole riscalda, altrimenti sarebbero guai peggiori. Non siamo in tanti, ma è normale prendersela un po' più comoda in un giorno di festa.
E' la Domenica delle palme, me l'hanno ricordato i venditori di occasione di quei rametti che rappresentano il simbolo della pace. Li ho incrociati alla Rotonda nei pressi di casa, erano lì anche l'anno scorso e quello precedente. Nulla cambia, in apparenza. Siamo noi che cambiamo ogni giorno senza accorgercene. Le esperienze ci scavano dentro, creano percorsi inimmaginabili fino a qualche minuto prima, lungo i quali dobbiamo avventurarci.
La vita ci mette costantemente alla prova, saggia la nostra capacità di resistere ed andare avanti, superando ostacoli e difficoltà. Ci costringe ad immergerci nei problemi: ognuno pensa a risolvere i propri e, guardandosi intorno, trova un pizzico di consolazione nel sapere che anche gli altri ne hanno. Mal comune mezzo gaudio, viva la banalità.
Una cosa non è mai mutata, la mia passione per la libertà. Sono cresciuto nel suo culto, lotto perchè non sia mai messa in discussione, perchè non vacilli paurosamente sotto la micidiale spinta di tendenze autoritarie. Spero di essere sempre libero, nel rispetto delle regole, di pensare, scrivere, scegliere ciò che mi piace senza che qualcuno mi dica cosa devo fare e non posso fare.
“Tu, fra cent'anni, non vuoi morire nel tuo letto ma sparato,accoltellato, bastonato, avvelenato per strada”, ha commentato su fb, scherzando, l'avvocato Tonino Biscardi, un mio amico. Avevo postato la foto di un articolo (per me strepitoso) del Foglio dedicato alle 'sparate' di alcuni esponenti della maggioranza di governo.
Taglio leggero ed ironico, Salvatore Merlo le aveva messe una dietro l'altra senza essere volgare, senza toni da mazziere. Severo ma giusto, si dice. Per aver condiviso quelle parole, alcuni mi hanno contattato in privato, rimbrottandomi bonariamente ed invitandomi ad una maggiore prudenza. E perchè mai? Non faccio parte di alcuna 'parrocchietta', non sono amico dei potenti, non sono in fila per una raccomandazione, non sono in corsa per assunzioni, uffici stampa ed incarichi. Mi fermo, non vorrei che, dopo aver letto queste righe, le troppe risate vi facessero male.