di Paola Iandolo
Si discuterà il 31 maggio prossimo l’opposizione alla richiesta di archiviazione davanti al Gip del Tribunale di Avellino per i tre militari del Nucleo Investigativo finiti nel registro degli indagati della Procura di Avellino a seguito della trasmissione degli atti da parte del Collegio Penale presieduto dal giudice Melone e da un esposto presentato dall’imputato nel filone Aste Ok, Gianluca Formisano difeso dall’avvocato Carlo Taormina.
Udienza camerale
A decidere se archiviare o meno, sarà il Gip del Tribunale di Avellino Marcello Rotondi. Il gip dovrà stabilire se, come sostiene la Procura, i tre militari non hanno compiuto alcun illecito o come sostiene la presunta parte offesa ci sono delle indagini da effettuare per stabilire la condotta dei militari, iscritti nel registro degli indagati per atto dovuto.
Copia dell’opposizione inviata anche al CSM
Solo nei giorni scorsi l’avvocato Taormina, sempre sui social aveva annunciato di aver “trasmesso alla Procura Generale della Cassazione, al CSM e al ministro Nordio, copia della opposizione alla richiesta di archiviazione fulmineamente firmata dal pubblico ministero del Tribunale di Avellino a favore dei tre Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino indagati per corruzione, violenza privata, abuso di ufficio e falso ideologico in atti pubblici, per conoscere se, rispetto a tutti i magistrati interessatisi, a vasto raggio della questione, tutto sia stato fatto nel rispetto della legalità in modo che sia certo che tutto quanto denunziato da cittadini dinanzi al tribunale di Avellino sia riconducibile ai carabinieri indagati. Perché, se così fosse, non sarebbe tollerabile che errori dei carabinieri in qualche modo possano ricadere su altri... e viceversa".