Capri

Manca il personale da impiegare nelle strutture alberghiere e nei ristoranti e, con Pasqua alle porte che dà il via alla stagione turistica, il problema è fonte di grande preoccupazione per gli operatori del turismo dell'isola azzurra. Abbonadano le offerte di lavoto pubblicizzate con ogni mezzo, ma la risposta è decisamente scarsa.

Lorenzo Coppola, da poche settimane presidente di Federalberghi Isola di Capri, si fa portavoce del disagio degli imprenditori costretti a trovare soluzioni mentre la macchina dell’ospitalità isolana si appresta a riavviare i motori. “Al giorno d'oggi reperire dipendenti stagionali è divenuta operazione complessa. Tale criticità rappresenta un tema di rilevanza nazionale che a Capri si percepisce in maniera più intensa poiché il bacino di lavoratori disposti a prestare servizio sull'isola è circoscritto - spiega Coppola -
È noto come sempre meno persone, soprattutto tra i più giovani, siano intenzionate a lavorare nel settore turistico. Immagino che alla base di questo fenomeno vi siano gli orari stressanti, i pochi stimoli professionali e magari opportunità migliori in altri settori. SI riscontra, inoltre, una forte difficoltà dell'INPS nell'evadere le pratiche NASPI”.

La denuncia: non è stata ancora erogata la Naspi ai lavoratori stagionali

Proprio il ritardo nell’erogazione del sussidio destinato ai lavoratori stagionali è uno degli elementi che questo inverno ha creato gravi difficoltà alle famiglie dell’isola che di solito sono impegnate nelle attività legate all’ospitalità e al turismo: “Trovo inaccettabile che siamo arrivati ad aprile e un numero tanto rilevante di lavoratori sia ancora in attesa di ricezione del sussidio di disoccupazione che gli era stato accettato già diversi mesi fa.
Pensare che ad inizio della nuova stagione turistica, vi siano lavoratori ancora in attesa di Naspi conduce alla amara consapevolezza che vi sono famiglie in forte difficoltà economica dopo che per un intero inverno hanno dovuto dar fondo ai propri risparmi per provvedere al proprio sostentamento”.

Conclude Coppola: “Il costo del lavoro stagionale è particolarmente elevato e rappresenta un indotto importante nell'economia nazionale; credo che ad imprenditori e lavoratori vada garantito assoluto rispetto e dignità”.