"In un territorio nel quale la mancata trasparenza negli affidamenti è già molto elevato il fatto che le procedure negoziate siano state portate senza bando a 5,5 milioni di euro potrebbe determinare un vulnus ancora più grave". Lo ha affermato Luigi Della Gatta, presidente Ance Campania, commentando l'entrata in vigore del nuovo codice degli appalti. "Sicuramente il nuovo codice ha aspetti positivi: la contrazione dei livelli di progettazione e la possibilità di ricorso all'appalto integrato determineranno, almeno in teoria, una velocizzazione degli affidamenti. Però l'elemento preoccupante è che se non si procede effettivamente a una forte informatizzazione delle stazioni appaltanti ed a procedure rigorose e tracciabili per la selezione delle ditte da invitare alle procedure negoziate, si potrebbero determinare rischi seri di trasparenza, porgendo il fianco alla corruzione. In sostanza, ad oggi, c'è troppa discrezionalità da parte dell'ente che ha la possibilità di invitare alle gare fino a 5 min di euro 10 imprese senza una procedura standardizzata, validata e tacciabile", aggiunge il presidente di Ance Campania.
Della Gatta (Ance): "Codice appalti? Quanti rischi in Campania"
Il presidente regionale: "Troppa discrezionalità da parte dell'ente per gare fino a 5 milioni"
Redazione Ottopagine