Irma è tornata a casa. Dove tutto è iniziato. Questa volta, però, l’ha fatto con al collo la medaglia d’oro iridata. Ha portato dall’India una cintura che è simbolo del primato. La Boxe Vesuviana l’ha accolta come ha sempre fatto. Sorrisi, applausi, abbracci. Inutile nasconderlo, anche qualche lacrima. Perché Irma Testa è partita da Torre Annunziata rinunciando alla sua adolescenza per rincorrere un sogno. “Ho rinunciato a tutto” ha raccontato poco dopo il trionfo di Nuova Delhi. “Rifare tutto, ogni sacrificio”.
Parole che spiegano l’ambizione di chi una volta entrata in palestra ha cercato subito uno sguardo, quello di chi l’ha praticamente cresciuta e fatta diventare donna. Il Maestro Lucio Zurlo era reduce da un periodo delicato. Vedendo la sua allieva trionfare ha cancellato le sofferenze e ha sorriso. Si è avvicinato alla campionessa del Mondo e ha dato vita al solito rito, quello in cui china un po’ il capo per farsi mettere al collo la medaglia vinta. Questa, però, è speciale. Il titolo Mondiale significa tanto. Un sogno che si realizza anche se il più ambito è ancora socchiuso nel cassetto. Emozionato, felice ma col pensiero già proiettato al futuro, Lucio Zurlo ha raccontato: “Ogni volta che Irma mi mette una medaglia al collo, alla mia età, è una fonte di energia. Se il prossimo anno mi metterà al collo la Medaglia più ambita (l’oro Olimpico ndr) ringiovanirò di 20 anni in un solo colpo”.
I ragazzi della Boxe Vesuviana, quando le neo campionessa iridata è entrata in palestra, hanno dato vita ad un coro da stadio. Irma, a casa sua, si è emozionata come sempre capita. Si è regalata l’ennesima ondata d’affetto dopo quella di popolarità giunta dopo il successo anche con l’ospitata su Rai Uno da Bruno Vespa, un mostro sacro del giornalismo italiano.
Qualcosa sta cambiando. Le donne e il pugilato non sono più due cose distanti. Le donne e il pugilato ora vanno a braccetto. Lo fanno perché c’è chi ha dato l’esempio, ha mostrato la strada, ha raccolto successi e ispirato tante giovanissime. Quella donna risponde al nome di Irma Testa, la pugile più titolata di tutte, colei che a Parigi 2024 proverà a portare il tricolore sul podio più alto della boxe femminile, dove fino ad ora non è mai stato.