Mercato San Severino

Vietao espore frutta e verdura al mercato per ordine del sindaco di Mercato San Severino.

“E’ stata reiterata e aggiornata l’ordinanza sindacale che vieta l’esposizione di prodotti alimentari all’aperto, ad eccezione della vendita effettuata su aree pubbliche individuate dall’Amministrazione Comunale. Nei prossimi giorni scattano i controlli”. Lo comunica il sindaco di Mercato San Severino Giovanni Romano. “La nuova ordinanza che vieta l’esposizione dei prodotti alimentari all’aperto – precisa il primo cittadino – sarà esecutiva dal 15° giorno dalla sua pubblicazione all’Albo Pretorio Comunale e sul sito web del Comune per dare agli operatori la possibilità di organizzarsi ed adeguarsi. La nuova ordinanza, che reitera una precedente già vigente, è stata adeguata recependo quanto ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza 10 febbraio 2014 n. 6108”.

“La Corte ha definitivamente statuito che è passibile di una condanna penale, punita con l’ammenda il commerciante che depositi e venda prodotti ortofrutticoli all’aperto, su marciapiedi o bancarelle in zone esposte alla circolazione di veicoli, esponendoli in tal modo ad agenti atmosferici ed inquinanti.”

“I prodotti destinati alla alimentazione umana, posizionati all’esterno delle attività commerciali – aggiunge l’assessore alla Programmazione Economica, Antonio Del Regno – sono esposti al depositarsi di numerose sostanze nocive all’organismo umano in caso di ingestione, come polveri sottili, benzene, piombo, anidride solforosa, ecc., specialmente se esposti nelle adiacenze di zone interessate dal traffico veicolare. Da qui la necessità di avviare controlli affinché il divieto di esporre e vendere all’esterno dei locali adibiti ad attività commerciale di ogni tipo di genere alimentare, in particolare frutta, legumi, erbaggi, alimenti freschi e non confezionati, venga rispettato da parte dei titolari di attività commerciali”.

Gli esercenti – conclude Del Regno – hanno l’obbligo di rimuovere anche le strutture adibite all’esposizione della merce all’esterno. Il provvedimento ha la finalità di tutelare la salute pubblica nell’ottica della prevenzione, attraverso metodi di vita corretti e virtuosi. La legge  punisce i contravventori con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da € 309,00 a € 30.987,00. Il giudice, se il fatto è di particolare gravità e da esso è derivato pericolo per la salute, può disporre la chiusura definitiva dello stabilimento o dell’esercizio e la revoca della licenza”.

 

Redazione Sa