Il mondo del giornalismo, dello spettacolo e della cultura piange la morte di Gianni Minà, scomparso all'età di 84 anni. "Ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. - questo l'annuncio in serata da parte dell'ufficio stampa sui canali social - Non è stato mai lasciato solo ed è stato circondato dall'amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari". Nato a Torino nel 1938, giornalista, scrittore e conduttore televisivo, Minà ha seguito da inviato 8 Mondiali di Calcio e 7 Olimpiadi aprendo a un nuovo modo di raccontare i personaggi sportivi, ma non solo, nazionali e internazionali con reportage, documentari e programmi entrati di diritto nella storia della televisione con protagonisti eccezionali (da Fidel Castro a Muhammad Ali passando per Gabriel Garcia Marquez e Pietro Mennea, nel record mondiale sui 200 metri del 1979 a Città del Messico, solo per citare alcune opere di una lunghissima carriera).
Dal 2019 cittadino onorario di Napoli
Legato a Napoli da un rapporto splendido, certificato con la cittadinanza onoraria conferita nel 2019 dall'allora sindaco Luigi de Magistris, Minà ha raccontato il Napoli dei primi due Scudetti '87 e '90, Diego Armando Maradona, di cui è stato un autentico "confessore", sin dall'arrivo del Pibe de Oro all'ombra del Vesuvio, ma anche nell'Albiceleste, con racconti di vita, non solo sportiva. Inoltre, Minà era legato da un rapporto di profonda amicizia con altri due simboli di Napoli, Massimo Troisi (storica la battuta sull'agenda telefonica di Minà) e Pino Daniele.