Andrea Nollino, Stefano Ciaramella, Antonio Coppola, Mauro Mitilini, Gerardo D'Arminio, Gerardo Citarella, Pino Lotta. Sono nomi di figli, padri, amici che mancano tanto ai loro cari.
Sono stelle polari per ogni cittadino di Casoria nella battaglia quotidiana contro la camorra e la criminalità organizzata che hanno soffocato per anni il nostro territorio.
Per ricordare il loro esempio il presidio “Libera contro le mafie” di Afragola-Casoria, col patrocinio del Comune di Casoria, in occasione della 28esima giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafie, ha organizzato una “due giorni” di appuntamenti. Con la manifestazione "Casoria ricorda le vittime innocenti di tutte le mafie" la comunità vuole ribadire il suo no alla malavita, rimarcando l'impegno della prima amministrazione comunale della storia di Casoria a restituire alla propria gente i beni sottratti ai clan.
Si parte giovedì 23 marzo con i “Banchetti della Memoria”, degli studenti allestiti a largo San Mauro e tra via Principe di Piemonte e via San Pietro a partire dalle 10. Il giorno successivo, venerdì 24 marzo, dalle ore 10 alle 13 si terrà una manifestazione in ricordo delle vittime con la lettura dei nomi.
Quest'appuntamento è stato organizzato nel Parco Carlo Alberto Dalla Chiesa del quartiere Stella, inaugurato lo scorso gennaio dall'amministrazione comunale targata Raffaele Bene su un bene confiscato alla camorra. Alla manifestazione parteciperanno le autorità civili, militari e religiose, i sindacati, gli esponenti di Libera e tutte le scuole del territorio, grazie al lavoro degli assessori Vincenzo Russo e Marco Colurcio. Hanno fornito il proprio supporto all'iniziativa il Club Berlinguer Casoria, la Parrocchia San Mauro, le sigle sindacali Cgil-Cisl-Uil e la Protezione civile Le Aquile.
"Per la prima volta i nomi di questi figli di Casoria che hanno pagato con la vita la loro contrapposizione alla criminalità, letti dai giovani, echeggeranno nel parco dedicato al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e restituito alla collettività. Nella storia della nostra Città non era mai accaduto che venisse riaperto e concesso ai cittadini un bene confiscato dallo Stato ai clan: è il segno che la lotta alla mafia va praticata ogni giorno e con azioni concrete per non disperdere il patrimonio umano che i nostri fratelli, vittime innocenti, ci hanno trasmesso" ha dichiarato il sindaco Raffaele Bene.