Telese Terme

Le foto postate sul profilo Facebook Teresini a 5 Stelle ed una nota inviata ai sindaci di Telese Terme e San Salvatore Telesino, alle forze dell’ordine ed al consorzio idrotermale. ll tutto per denunciare lo stato di incuria in cui versa la zona dell’imbottigliamento delle Terme di Telese.

Gli attivisti a 5 Stelle Angelo CinquegranaSergio Paliotti e Veronica Pasquino parlano di ambiente “trasformato in una vera e propria discarica a cielo aperto dove si possono rinvenire rifiuti e depositi di ogni genere di materiali: laterizi, legno, bidoni di vernici vuoti, frigoriferi, computers, pannelli solari in disuso, mobili da ufficio rotti e molto altro”.

E non solo. Perché nella nota i grillini segnalano ad amministratori e forze dell’ordine il costo dell’acqua sulfurea, chiedendo di verificare se questo “rispecchi effettivamente il mero costo industriale”.

“Grati - scrivono gli attivisti - per l'attenzione che vorrete concedere alla nostra segnalazione, certi di un vostro immediato intervento per la rimozione delle problematiche riscontrate, restiamo vigili e attenti sul territorio per contribuire fattivamente alla salvaguardia della salute e del decoro dei nostri concittadini.

 

La denuncia di Telesini a 5 Stelle

"E’ nota ai più - si legge nella lettera inviata a sindaci, forze dell’ordine e consorzio Idrotermale - la nostra attenzione e sensibilità in materia di ambiente, salute pubblica e decoro cittadino, non possiamo, quindi, restare inerti difronte a situazioni che a nostro avviso non solo minano l'immagine ed il decoro di Telese Terme, ma che, addirittura, possono mettere in pericolo la sicurezza dei cittadini, non solo della nostra città”.

“Alcuni giorni or sono - raccontano Angelo Cinquegrana, Sergio Paliotti e Veronica Pasquino - accompagnando un cittadino ad acquistare acqua sulfurea, presso lo stabilimento di imbottigliamento delle Terme di Telese, ci siamo resi conto dello stato delle cose e desideriamo segnalare, con spirito di collaborazione, le anomalie riscontrate: l’ambiente in cui si effettua l'imbottigliamento non ci sembra affatto sterile e protetto in quanto: l'ampia porta è sempre spalancata permettendo l'ingresso di polvere, insetti, foglie ed altro, gli operai addetti all'imbottigliamento non indossano indumenti e/o presidi igienici a protezione dell'ambiente e dei contenitori di vetro, all'interno dello stabilimento circola un vecchio muletto diesel che emette fumi tossici e, tra l'altro, circola con i segnalatori ottici e acustici di movimento disattivati o forse guasti. Gli addetti alla macchina imbottigliatrice la caricano trasportando a mano le bottiglie senza indossare nemmeno guanti in lattice;

l'ambiente circostante lo stabilimento è il punto più dolente, in quanto trasformato in una vera e propria discarica a cielo aperto dove si possono rinvenire rifiuti e depositi di ogni genere di materiali: laterizi, legno, bidoni di vernici vuoti, frigoriferi, computers, pannelli solari in disuso, mobili da ufficio rotti e molto altro. Quello che ci ha preoccupato, e non poco, la presenza di sacchi in plastica contenenti fanghi termali che presumiamo usati ed un cartone gettato in modo tale da rompersi, pieno di beccucci per inalazioni che presumiamo usati (non crediamo che quelli nuovi vengano buttati via)”.

“Approfittiamo di questa occasione di incontro per segnalare anche un'altra “anomalia”, di carattere economico, riscontrata: il ‘costo industriale’ per 6 bottiglie di acqua sulfurea, per i cittadini di Telese Terme e San Salvatore Telesino è stata fissata dall'Amministrazione dell'Impresa Minieri in € 3,60. Ritenendolo eccessivo chiediamo a tutti i destinatari della presente di voler controllare se esso rispecchi effettivamente il mero costo industriale o sia da ridurre”.                          

“Grati per l'attenzione che vorrete concedere alla nostra segnalazione, certi di un vostro immediato intervento per la rimozione delle problematiche riscontrate, restiamo vigili - concludono gli attivisti - e attenti sul territorio per contribuire fattivamente alla salvaguardia della salute e del decoro dei nostri concittadini.

Vincenzo De Rosa