Salerno

È un Danilo Iervolino visibilmente emozionato quello che stasera ha preso parte all’inaugurazione del Salernitana Club Angelo Iervolino, intitolato alla memoria del fratello prematuramente scomparso. «Un club intitolato a mio fratello mi commuove tanto. Sapevo che la voce mi si sarebbe rotta», ha spiegato il numero uno del club granata, affiancato anche dal nipote Antonio, centrocampista della Salernitana e della formazione Primavera. «Antonio ha avuto un grande padre che non si è potuto godere fino in fondo. Ci teniamo alla crescita di Antonio come uomo. Solo amici fraterni così sensibili potevano fare un gesto d’amore così tanto grande». Al taglio del nastro, oltre al nipote del presidente, hanno preso parte anche Mazzocchi, Crnigoj e Fiorillo. 

Nel corso della serata, però, il pensiero è stato inevitabilmente rivolto anche alle questioni di campo, a cominciare dal match di domani contro il Bologna. «Sarà una sfida difficile contro una squadra che è molto in forma. Sousa è stato capace di ridare identità a questa squadra. Ringraziamo per il lavoro svolto mister Nicola, ma il calcio risponde a regole strane ed ha sempre bisogno di linfa. Sousa è la persona giusta per portare avanti il progetto». 

 Un progetto che proseguirà all’insegna dell’ambizione: «La promessa è di finire il campionato nel migliore dei modi e iniziare il nuovo con altre ambizioni, cercando di fare sempre meglio. Nei prossimi giorni ce la dobbiamo mettere tutta, abbiamo 12 partite. La Salernitana è stata costruita per centrare la salvezza, che comunque sarebbe storica. Abbiamo una squadra forte in tutti i reparti, ritrovata grazie a un mister che ha ridato con orgoglio l’identità e il gioco. Siamo stati anche un po’ sfortunati nel percorso. Abbiamo stretto i denti e ora affrontiamo il resto delle partite con la tenacia e il cuore del Macte Animo. Ce la lotteremo con tutti, contro il Milan abbiamo fatto una partita straordinaria e potevamo anche vincerla. È cambiata la mentalità con cui vogliamo raggiungere questa salvezza. Oggi sono stato a vedere gli allenamenti e ho notato dei ragazzi straordinari, che hanno voglia di fare bene a Salerno».

In giornata la Salernitana ha messo anche un altro tassello importante, trovando l’intesa per la convenzione d’uso dell’Arechi. «Le istituzioni hanno compreso che le infrastrutture sono il luogo dell’economia e dell’attrattività degli investimenti e del turismo. Abbiamo imboccato la strada giusta, avremo uno stadio moderno e accogliente per portare le famiglie allo stadio in modo più confortevole». 

In chiusura Iervolino ha rivolto un pensiero alla tifoseria: «Qui c’è una tifoseria incredibile. L’osmosi tra città e squadra di calcio è incredibile, siamo la più bella tifoseria del campionato. Qualche volta, quando non si ottengono risultati, c’è una sana dialettica, che a me piace. L’importante è che non si scada nelle offese anche con delle accuse che ci feriscono, questo vorrei trasferire a Salerno. Tutti gli errori e il sudore che stiamo producendo spero entrino nel cuore della gente. Si può anche perdere una partita, ma la cosa importante è che c’è una società che vuole investire per la città ed ha un progetto di medio-lungo termine».