Camerota

Camerota e Asso onlus insieme per dare il via alle ricerche nei fondali Bandiera Blu. Un accordo che mira a portare in superficie l'immenso patrimonio archeologico ancora custodito in mare.  

Il progetto

«C’è ancora un patrimonio archeologico in mare. Negli anni abbiamo ricevuto testimonianze dai pescatori e dai tanti subacquei che hanno battuto la nostra costa che ci hanno indicato la presenza di reperti archeologici. Da queste informazioni è nata la consapevolezza che i fondali di Marina di Camerota conservano un patrimonio archeologico e pertanto ci siamo attivati per sottoscrivere un accordo di collaborazione con l’Associazione Riconosciuta A.S.S.O. (Archeologia, Subacquea, Speleologia e Organizzazione), rappresentata dal Dott. Mario Mazzoli, anticipando l’iniziativa alla Soprintendenza Beni A.A.A.S. di Salerno e Avellino che ha accolto con favore il programma di ispezione». E’ quanto spiega Teresa Esposito, assessore al Turismo e all’Area marina protetta del Comune di Camerota.

«L’auspicio - continua Esposito - è che l’immenso patrimonio di tesori che il mare ancora custodisce che rappresentano testimonianza di civiltà e popoli che nei millenni hanno solcato le nostre acque venga pian piano fuori e che possa arricchire in futuro la nostra proposta turistico culturale da mettere a disposizione del pubblico».

L’accordo in collaborazione con l’associazione Asso onlus è stato approvato attraverso una delibera di giunta.

«Ci fa molto piacere che il Comune di Camerota abbia valutato positivamente la nostra proposta di partnership - aggiunge Mario Mazzoli, direttore generale di Asso - Crediamo molto nel rapporto tra specialisti e "padroni di casa" e chi meglio di un comune può assolvere a questa funzione. Al pari di altri accordi che abbiamo anche con Soprintendenze, Enti di Ricerca e Università, ASSO è al servizio del territorio e degli studiosi con la sua esperienza e competenze specialistiche. La grande ricchezza storica, archeologica e naturalistica di Camerota presenta ancora notevoli possibilità di ricerca in mare, a terra, nelle grotte e nelle antiche cavità artificiali; ambienti che, sempre con le necessarie autorizzazioni da parte della Soprintendenza e degli Enti territoriali, possono indagati con metodo, riservando a noi, ai cittadini di Camerota e alla collettività sicure sorprese» chiosa Mazzoli.