Benevento

E' un report significativo l'ultimo di Unioncamere sui movimenti delle imprese straniere nel periodo 2018 – 2022.
Già perché prendendo in esame Benevento i numeri sono emblematici: tra il 2018 e il 2022 le imprese straniere sono aumentate nel Sannio di 122 unità, in termini percentuali del 7,4 per cento, per contro quelle italiane sono diminuite di 616 unita, calate dunque dell'1,8 per cento.
Un trend inverso si registra ad Avellino, dove le imprese straniere sono diminuite di 155 unità, del 5,7 per cento tra il 2018 e il 2022 e quelle italiane hanno subito un calo maggiore rispetto al Sannio ma più contenuto rispetto alle straniere: -1474 aziende, in termini percentuali un calo del 3.5 per cento. In generale in Campania si registra un boom delle imprese stranere: +10,6 per cento, ma anche la vitalità di quelle italiane è buona, in aumento del 2,5 per cento che è il dato più alto a livello nazionale.

Il confronto settoriale tra i percorsi delle imprese di stranieri e di nostri connazionali nell’ultimo quinquennio mette in evidenza differenze - anche notevoli - tra quello che accade a livello dei singoli comparti produttivi. In alcuni casi, l’espansione della base imprenditoriale di origini straniere contrasta una tendenza opposta delle imprese di italiani, riuscendo non solo a compensare le perdite di quest’ultima ma – in taluni casi - anche a far crescere l’intero segmento: come avviene nelle costruzioni (dove le imprese di italiani perdono quasi 12mila unità e le straniere aumentano di oltre 19mila) o nelle altre attività di servizi (in cui le imprese di italiani si riducono di 1.411 unità mentre le straniere crescono di quasi 6.800).

 

In altri casi, le imprese di stranieri seguono la tendenza delle imprese di italiani registrando però - nel bene e nel male - performance quasi sempre migliori. Laddove straniere e autoctone crescono, le prime fanno sempre meglio delle seconde, con le uniche eccezioni dei servizi alle imprese e della fornitura di energia. Quando invece la base imprenditoriale si restringe, le straniere mostrano una resilienza nettamente più marcata: come nel commercio, dove la riduzione delle imprese di italiani è del -6,3%, quella delle imprese straniere del -2,5%.