La Paganese Calcio 1926 sente il dovere di far luce sulla pessima organizzazione per l’importante gara di ieri a Sorrento tra le prime due della classe in un campionato importante come quello della Serie D.
Già in settimana è stata vietata la possibilità di assistere alla gara allo stadio a genitori, mogli e figli di calciatori, staff e dirigenti residenti nella provincia di Salerno. Motivazione che poco a che fare con la vendita dei biglietti alla tifoseria vietata dalla Prefettura nei giorni antecedenti. Addirittura al Presidente Trapani ed al Sindaco di Pagani, attraverso delle comunicazioni, la Società rossonera aveva fatto pervenire tale divieto motivando tutto ciò con una “colpa non propria ma delle forze dell’ordine“.
Dopo alcune telefonate pervenute al Presidente e alla segreteria del club azzurrostellato, sia da parte dei vertici rossoneri che dalle forze dell’ordine, tale divieto era stato “eliminato” con tanto di scuse da parte di tutti.
Arrivati allo stadio, con i pass ufficiali della gara consegnati dal Sorrento, sia il Presidente che la dirigenza azzurrostellata sono stati costretti ad un vero e proprio tour dello stadio alla ricerca dei biglietti che invece non sono stati poi consegnati e per fortuna si è potuto assistere alla partita.
Altro che festa dello sport come dichiarato dal Presidente della società sorrentina, disorganizzazione-organizzata da parte della società Sorrento e dalle forze dell’ordine preposte. Per ultimo (fortunatamente) la richiesta delle forze dell’ordine di lasciare lo stadio dopo le consuete docce da parte dei nostri calciatori, nel minore tempo possibile finanche entrare negli spogliatoi con modi e termini non consoni.
Dell’accaduto nei minimi dettagli e di quanto scritto, sono stati avvisati i vertici dalla Lega Nazionale Dilettanti.