Avellino

La vittoria per chiudere la crisi è arrivata con la sintesi delle puntate precedenti. In 90 minuti l'Avellino ha disegnato la stagione: avanti di due gol, in controllo solo apparente, perché prima Ogunseye ha accorciato le distanze e poi l'ennesima cattiva lettura difensiva (rigore generoso, ma che può essere assegnato) ha garantito il pari momentaneo al Foggia, firmato per la doppietta ancora da Ogunseye. Ma nel momento più complicato, anche con i rischi corsi sul tentativo ospite murato da Benedetti con la testa, l'Avellino ha trovato la forza per creare le occasioni del nuovo vantaggio, siglato da Di Gaudio, tornato protagonista all'improvviso al "Partenio-Lombardi".

Un lampo nella stagione irpina

È venuto fuori il carattere del collettivo. Anche nel rosso rimediato da Rastelli per proteste su una segnalazione di fuorigioco errata sulla corsa di Di Gaudio, partito in posizione regolare in una transizione sul 2-2, c'è un tentativo di compattezza e di buttare il cuore oltre l'ostacolo da parte degli irpini. Finalmente al colpo subito la squadra non si è smarrita, ma ha tirato fuori lo spirito utile per conquistare tre punti che valgono come uno spiraglio playoff.

È presto, però, per dire che l'Avellino sia davvero in pieno rilancio. La prova dei passi compiuti dalla squadra è già dietro l'angolo, è in programma mercoledì (ore 18) con la sfida "in trasferta" al "Partenio-Lombardi", con Giugliano-Avellino. Sarà la seconda di tre gare in 7 giorni nell'impianto sportivo di contrada Zoccolari. Alla vigilia di Avellino-Foggia si presentava come l'ultimo treno per gli uomini di Rastelli: l'Avellino ha avuto la forza di salirci, ora dovrà dimostrare di saper tenere il ritmo della stagione, che può essere tutt'altro che chiusa.

Serie C - Trentunesima Giornata
I risultati (alle 20.30 il posticipo Crotone-Catanzaro)
La classifica in attesa del big match