Il Benevento oggi affronterà il Como al Vigorito. Sarà una gara molto importante per una Strega alla ricerca di punti preziosi in chiave salvezza. Il tecnico Stellone ha presentato così l'incontro in conferenza stampa (CLICCA QUI PER RIVEDERE LA CONFERENZA STAMPA):
"Oggi non diamo la formazione. La difesa a tre potrebbe essere attuata anche domani, anche se è un modulo relativo perché Letizia a braccetto spesso diventava terzino. Questo mi ha permesso di dare una soluzione diversa, anche se Letizia non è quello che tutti conosciamo. Non è ancora al massimo. Anche questa settimana abbiamo grande emergenza, oggi si è aggiunto Paleari che ha avuto un po' di influenza. È venuto al campo ma è andato via per salvaguardare il gruppo. Sarà convocato, vediamo come andrà. Pettinari ha riportato un po' di fastidio al polpaccio, sicuramente non farà parte della partita: speriamo di averlo per la gara di Pisa, altrimenti se ne parla dopo la sosta. Per il resto Glik, Perlingieri, Veseli, El Kaouakibi, Koutsoupias, Ciano e Vokic sono indisponibili. Sono contento di come la squadra si è allenata, con le buone e con le cattive bisogna portare a casa questa partita".
"Karic è una mezzala, a Terni ci siamo messi con un centrocampo a due inserendo Karic e Tello dietro La Gumina per dargli una mano. È una cosa che si può riproporre. Schiattarella? Il centrocampo è l'unico reparto dove siamo in tanti. Ci sono ampie scelte, quindi chiunque gioca farà bene. Siamo tranquilli".
"Paleari è un portiere fortissimo. Stavo riguardando una lista che mi ero preparato in estate, lo avevo messo come prima scelta perché è di livello. Da quando sono arrivato mi ha dato grandi certezze. Può succedere che un portiere sbagli qualcosa, anche se negli ultimi gol subìti non ci sono stati errori di Paleari. Ho grandissima fiducia dei miei portieri: sono sereno. Adesso c'è questo problema relativo al virus influenzale, se non ce la farà giocherà Manfredini".
"Il 70% dei gol sono su calci piazzati, dipende dalla struttura dei calciatori che hai. A Terni siamo andati in difficoltà perché non avevamo una grandissima struttura, mentre loro avevano 4/5 calciatori importanti sotto questo aspetto. Bisogna essere svegli, se hai calciatori di struttura diminuiscono i gol subìti".
"In queste prime cinque partite siamo stati penalizzati dalle assenze. Abbiamo giocato una di queste in dieci, poi dopo pochi giorni con il Sudtirol dove abbiamo risentito un po' di condizione fisica. Nelle ultime cinque partite siamo undicesimi, facendo più punti tra coloro che devono salvarsi. Sicuramente speravo di avere qualcosa in più, ma dobbiamo pensare che ci sono stati degli aspetti positivi. Con il Cagliari meritavamo un punto, mentre con il Sudtirol siamo stati severamente puniti. Il bilancio è positivo, nel senso che stiamo là: la classifica è corta, se riusciamo a uscire da questo periodo di grande emergenza mi farà ben sperare. Cerchiamo di fare più punti possibili nelle prossime tre gare, in attesa dei rientri. A qualsiasi squadra diventa difficile fare punti se togli dieci calciatori: nonostante le difficoltà ci stiamo riuscendo".
"Il Como sta facendo molto bene. È una squadra molto fisica, hanno diverse soluzioni con calciatori che attaccano bene la porta. Dietro hanno struttura. Loro cercheranno di dare continuità al momento positivo anche per avere una speranza relativa ai play off, mentre noi dobbiamo fare punti per uscire da questa situazione di classifica. Mi aspetto da parte di tutti i ragazzi, ma soprattutto dell'ambiente il supporto giusto. Non affrontiamo una squadra facile, quindi serve l'apporto dei nostri tifosi e che i ragazzi avvertano sin dal riscaldamento la fiducia del pubblico. Vogliamo la vittoria, dobbiamo cercarla su ogni palla, rispettando l'avversario".
"Che miglioramenti ci sono stati? Avverto che la squadra sta sul pezzo, siamo vivi. Ci manca un pizzico di fortuna nell'episodio, magari vinci una gara e vedi un'altra squadra. Serve la fiducia e questa viene solo quando vinci, il successo serve come non mai".
"Perché tutti questi infortunati? Può essere un problema di ritiro, così come il cambio di metodologia di lavoro con tre allenatori diversi. Può essere il campo, l'alimentazione, può essere qualsiasi cosa. Il problema è della preparazione se dieci calciatori su venti hanno un medesimo problema. Quando c'è un problema di una cosa vecchia o relativi a traumi, non si può capire il motivo. C'è solo da recuperare calciatori importanti".
"Farias sta bene. Oggi non ha minuti nelle gambe, può darci una mano nei venti minuti finali. Deve aumentare il minutaggio. Faccio affidamento su di lui perché abbiamo bisogno di calciatori che saltano l'uomo".