Benevento

Dissequestrati dal Riesame, che ha accolto il ricorso degli avvocati Andrea De Longis ed Alessandro Buffolino, 25 quintali di pellet ai quali i carabinieri del Nas di Salerno avevano apposto i sigilli a Durazzano. Il carico - la prima tranche di un ordine per un importo complessivo di 160mila euro- era arrivato, attraverso una ditta di import -export, dalla Turchia, destinato all'imprenditore Alessandro Crisci, sindaco di Durazzano, al quale era stata contestata l'ipotesi di frode in commercio.

Il sequestro era scattato perchè il materiale era stato ritenuto non conforme alle normativa europea e contraffatto, perchè sulle buste era riportata solo una A, cerchiata, e non le sigle A1, A2 e A3.

Il lavoro dei difensori ha però consentito, attaraverso l'esame della documentazione, di risalire alla società, accreditata a livello mondiale, che aveva certificato la qualità del pellet, in linea con le leggi vigenti e non contraffatto, come dimostrato da quella A sui contenitori. Argomenti evidentemente accolti dal Tribunale, che, come detto, ha annullato il sequestro.

Una pronuncia seguita dopo un paio d'ore dalla notizia della denuncia per truffa di un 63enne ed un 46enne calabresi, già noti alle forze dell’ordine, nel mirino dei carabinieri di Colle Sannita per un episodio del quale aveva fatto le spese una casalinga, raggirata per la somma di 1000 euro da un falso annuncio di vendita di pellet, a prezzo vantaggioso, pubblicato da un sito internet.

Usate modalità già sperimentate in altre occasioni. Nelle fasi di contrattazione e d’acquisto venivano indicati i numeri delle carte di credito dei due uomini, su cui i malcapitati acquirenti avevano effettuato versamenti per oltre 40.000 euro, che i due denunciati  avevano invece usato per fare prelievi e per effettuare pagamenti presso esercizi commerciali della loro zona, senza mai spedire il pellet acquistato dagli sfortunati clienti e rendendosi irreperibili.