Anche la narrazione fa parte di un percorso di vita che porta al cambiamento. Ne è convinta la direttrice del carcere Campanello di Ariano Irpino, Maria Rosaria Casaburo, nel presentare il documentario: "La Conversione" proiettato stamane all'interno della struttura penitenziaria arianese. "E' la dimostrazione, che si può cambiare vita, in carne e ossa. In questo caso: ero detenuto, adesso faccio l'attore e scrivo anche un libro dove racconto anche di me. Tutto questo è possibile."
La Conversione, documentario diretto da Giovanni Meola, narra la storia di un ex manager bancario e di un ex detenuto Peppe De Vincentis, trent’anni di galera alle spalle, gran rapinatore di banche e gioiellerie, oggi divenuto drammaturgo e attore.
Il messaggio rivolto soprattutto alle giovani generazioni e non solo è questo:
"Una nuova vita dopo il carcere è possibile? "Basta volerlo - ha affermato Peppe De Vincentis - io l'ho voluto con tutte le mie forze. Se oggi sono qui, è proprio perchè voglio dire ai ragazzi, ai giovani maggiormente, che c'è un'altra vita, una vita vera. Quella che ho vissuto e che qualcuno vive ancora non è vita. Non è prendendo le cose gratis che si può andare avanti. Bisogna lavorare ed essere felici di quello che si è, non pretendere altro."
Il riscatto è possibile. Lo ha detto Giovanni Meola, autore e regista del documentario: "Ho deciso di raccontare e mettere insieme queste due figure, due storie di una stessa medaglia, perchè sono figli di una stessa Napoli e di una stessa epoca. Gli anni 70-80 e 90 che hanno creato una rivoluzione, forse non in positivo della vita di queste terre."
Presenti oltre al direttore Maria Rosaria Casaburo e ai protagonisti del documentario: Giovanna Spinelli giudice di sorveglianza, Michela Notaro docente e operatrice culturale, Giovanna Perna, responsabile regionale dell'osservatorio carcere Ucpi, Francesco Giacobbe presidente della protezione civile flumerese con il quale il carcere avvierà un interessante progetto orientato alla formazione dei detenuti, Nello Pizza avvocato, Licia Morsa sindacalista, Laura Romano farmacista, Annamaria Castagnozzi Caritas Rione Martiri, ed altre figure che fanno parte di una serie di progetti messi in campo dalla casa circondariale del tricolle come Marco Caputi, Alfonso Rossi, Luca Smarrazzo e Valeria Napolitano.