Salerno

Il tema della rigenerazione urbana e le sfide che attendono il territorio di Salerno. Ottavio De Luca, reggente Filca Cisl, affronta l'argomento che può cambiare radicalmente il volto della città e allo stesso tempo la qualità della vita degli abitanti.

"Il 75% degli europei vive nelle aree dei centri urbani e il trend nei prossimi anni continuerà ad affermarsi raggiungendo presto l’80%, con una richiesta sempre maggiore di alloggi. Per rispondere all’esigenza sempre più crescente della popolazione, l’Unione Europea punta alla rigenerazione urbana, alla riqualificazione delle periferie delle città con un unico obiettivo: migliorare la qualità della vita nelle aree degradate delle città senza consumare nuovo suolo", l'analisi di partenza.

De Luca ricorda come "gli obbiettivi europei sianostati recepiti in Italia ed incentivati anche grazie ai fondi del pnrr che ha stanziato 3,3 mld di euro per la riqualificazione di 1 milione di metri quadri nelle aree periferiche di 300 comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti aderenti all’iniziativa. Il trend europeo recepito anche in Italia propende verso abitazioni ad impatto zero, e a ridotti rischio sismico, in contesti urbani decorosi e accessibili, con modalità di trasporto sostenibile e spazi verdi per attività culturali, sportive e sociali", sottolinea l'esponente della Filca Cisl.

"E' però importante precisare che quando si parla di rigenerazione urbana, il riferimento non è alla mera ricostruzione di un edificio fatiscente o qualsiasi progetto di riqualificazione. L'obiettivo della rigenerazione urbana è contribuire a rendere le città sostenibili e più a misura d'uomo, contrastando il frenetico ed indiscriminato ricorso al consumo di suolo edificabile. Con il costante venir meno delle superfici edificabili - continua De Luca -, si è cominciato a diffondere l'idea di recuperare il più possibile spazi e aree preesistenti. per questo motivo, architetti, ingegneri e progettisti hanno rivisto le loro priorità privilegiando una maggiore razionalità nella costruzione e favorendo azioni di recupero urbane, soprattutto delle aree periferiche più degradate".

Partendo da questo presupposto, per De Luca "la rigenerazione urbana come trend di riqualificazione delle aree degradate e abbandonate consentirà di migliorare la qualità della vita dei cittadini e di rispondere alle esigente sempre più permeanti di alloggi nei centri urbani. Affiancato alle altre misure di incentivazione alla riqualificazione energetica e del patrimonio edilizio nazionale, questo consentirà di generare nuovi posti di
lavoro, e di stabilizzare il mercato verso una edilizia responsabile, tesa all’interesse futuro delle nuove generazioni".

Non solo. "Molte delle principali città del salernitano hanno i requisiti per prendere parte al processo di rigenerazione urbana - aggiunge
De Luca della Filca Cisl nazionale e reggente Filca Cisl della Campania -. Auspico che l’università di Salerno giochi un ruolo chiave in questo processo, in particolare nell’analisi e nella progettazione del futuro dei nostri centri urbani come stanno facendo tutte le università italiane. La
rigenerazione urbana inoltre è una grande occasione per delocalizzare le attività che hanno costituito annosi problemi ambientali ancora oggi irrisolti come le Fonderie Pisano a Salerno".