Francesco Vietri è stato assolto dall’accusa di calunnia. Dopo il coinvolgimento nell'inchiesta sull'omicidio di Michele Tornatore (assolto in appello da questa accusa, sentenza ormai definitiva perché confermata in Cassazione) è stato assolto anche dalle accuse di calunnia nei confronti di R.R. e C. D. R.. Al centro del secondo processo affrontato da Francesco Vietri – difeso dall’avvocato Anna Caserta - il contenuto di alcune sue dichiarazioni spontanee rese nel corso dell’istruttoria dibattimentale per il processo sull’omicidio del 64enne di Contrada. Dichiarazioni che fecero scattare una denuncia nei suoi confronti presentata da R.R. Affermazioni che facevano riferimento al presunto coinvolgimento di Ravallese e Dello Russo, insieme agli "amici di Avellino" nel delitto avvenuto il 4 aprile 2017 nel montorese. Accusa inizialmente contestata anche allo stesso R.R., ma archiviata già in fase di indagini dalla Dda di Napoli.
Decisione del Gup
Ad emettere la sentenza il Gup del Tribunale di Avellino, Marcello Rotondi, che ha mandato assolto "perché il fatto non sussiste" Vietri dall' accusa di calunnia, così come aveva invocato il suo difensore, Anna Caserta e lo stesso pm che ha istruito il processo, il sostituto procuratore Luigi Iglio.
Una condanna e un rinvio a giudizio
Il processo celebrato con il rito abbreviato si è concluso anche una condanna a dieci mesi per A.T. per falsa testimonianza e un rinvio a giudizio per lo stesso reato per T. G. che ha scelto il rito ordinario.