Pollica

Non c'è solo la certezza che il sindaco di Pollica Angelo Vassallo abbia contrastato con forza il traffico di droga che vedeva il porto di Acciaroli uno degli snodi fondamentali. Nella relazione conclusiva della Commissione parlamentare Antimafia emergono nuovi particolari riguardo all'assassinio del sindaco pescatore. 

Il killer infatti avrebbe sparato in piedi o dal sellino di un motorino, mentre il sindaco aveva il finestrino abbassato, a circa 40-50 centimetri di distanza. 

"La forte pendenza della strada rapportata alla precisione dei colpi di pistola porterebbe, in realtà, a dubitare sull'uso di un motorino da parte dell'esecutore materiale dell'omicidio che, per quanto esperto e pur considerando che la Tanfoglio baby non è un'arma pesante, avrebbe avuto bisogno di una certa stabilità, difficile da garantire ove si fosse trovato alla guida di un motociclo impiegato in quelle concitate circostanze - si legge nella relazione conclusiva -. Con una simile pendenza della strada, l'omicida avrebbe infatti dovuto tenere una mano sul freno del motorino certamente compromettendo la precisione dei colpi, circostanza che invece è stata rilevata dal medico legale".

Non solo. Emerge anche un ulteriore particolare nei lavori della commissione: "Il giorno dell'omicidio alcuni frequentatori del Fit Village (centro sportivo nei pressi del luogo dell'omicidio) erano intenti a giocare a calcetto e, sentiti dagli organi inquirenti, hanno dichiarato di aver avvertito la presenza di un'auto, secondo alcuni di colore nero, sfrecciare ad alta velocità e di aver avvertito nitidamente dei colpi di pistola. Tuttavia, nessuno ha sentito la necessità di recarsi sul posto per verificare cosa fosse accaduto e avvisare il comando locale dei Carabinieri. Eppure, secondo quanto dichiarato da tutti gli auditi, la circostanza avrebbe dovuto suscitare scalpore, atteso peraltro che, come ricordato dal sindaco di San Mauro Cilento, in quelle aree della Campania da 60 anni non si verificava un omicidio", hanno messo nero su bianco i parlamentari della Commissione Antimafia.