Avellino

Il Comune di Avellino ha consegnato ufficialmente le chiavi dell’ex Asilo Patria e Lavoro all’Ordine dei medici. Stamattina, a Palazzo di Città, il Sindaco, Gianluca Festa, e l’assessore al Patrimonio, Stefano Luongo, hanno chiuso definitivamente il cerchio sull’alienazione del bene comunale insieme al numero uno dei camici bianchi irpini, Francesco Sellitto.

Dopo il perfezionamento della procedura di vendita, la consegna materiale delle chiavi consentirà all’Ordine dei Medici, che vi trasferiranno la loro sede istituzionale, di avviare l’opera di riqualificazione della struttura, per circa 400.000 euro, archiviando anni di degrado e restituendo il bene alla fruizione della comunità.

«Abbiamo ceduto le chiavi dell’ex Asilo Patria e Lavoro ad un importante ente pubblico non economico. – sottolinea l’assessore Luongo - Ora l’Ordine dei Medici avvierà finalmente la sua riqualificazione, con l’obiettivo di aprire la nuova struttura entro un anno. Si tratta – aggiunge – di un risultato importante anche per le casse del Comune, che ha ottenuto dalla vendita 485.000 euro. Così riusciamo a centrare l’obiettivo di valorizzare di un bene che, in pieno centro, tornerà finalmente alla città».

Francesco Sellitto, presidente dell’Ordine dei medici di Avellino, si impegna a fare presto: «I lavori riguarderanno l’intera struttura, dal tetto agli infissi fino al pavimento e all’impiantistica. Investiremo allo scopo oltre 400.000 euro e proveremo ad essere veloci. La nostra mission – aggiunge - sarà tutelare il cittadino, che ha necessità di avere risposte dal sistema sanitario regionale». Nessun dubbio sulla nuova funzione dell’edificio: «Attiveremo al suo interno una serie di servizi per il pubblico e affronteremo di volta in volta le problematiche che ci saranno sottoposte».

«Si tratta di un momento di grande soddisfazione. – aggiunge dal canto suo il capogruppo di “Davvero”, Elia De Simone – Parliamo di una vendita importante, in favore di un ente pubblico tra i più prestigiosi, che ne farà semplicemente la casa dei medici di Avellino. Dopo due anni in cui non sono mancate contestazioni spesso risultate inutili, e che ci hanno rallentato, chiudiamo una procedura che non prevede alcuna speculazione a vantaggio di privati e nessuna opera di cementificazione. Anzi, il progetto – chiosa De Simone – sarà importante anche per riqualificare la zona in cui il bene insiste».