Quest’anno le allergie sembrano essere arrivate con un certo anticipo, complice anche il clima molto diverso rispetto agli anni passati che ha portato alla fioritura degli alberi in anticipo.
L’inizio di questo 2023 sembra essere quindi un problema per tutti gli allergici, che è stato stimato siano attualmente circa tra il 10% e il 20% della popolazione italiana. Un numero che, secondo i dati storici, si è alzato molto nel giro di un paio di generazioni.
Si stima infatti che prima del 1960 la popolazione allergica ai pollini si aggirasse tra l’1-2%, una percentuale decisamente minore. Cosa ha portato a questo cambiamento? In che modo possiamo combattere le reazioni allergiche? Come possiamo scegliere un medicinale per le allergie adatto?
Quali sono le allergie più comuni oggi?
Esistono diversi tipi di allergie: respiratorie, alimentari, da contatto o farmaceutiche. Parleremo in maniera specifica, in questo articolo, di quelle respiratorie che sono perciò principalmente legate a:
- Pollini, solitamente graminacee, ambrosia, betulle, cipressi, mimose, ulivi, parietarie e querce.
- Muffe.
- Acari della polvere.
- Peli di animali, in particolare cani e gatti.
I sintomi a queste allergie sono comuni e identificano subito che ciò che stiamo avendo è un attacco allergico e non un altro tipo di patologia, in quanto si presentano in maniera più o meno concomitanti:
- Rinite, ovvero un’infiammazione delle mucose che provoca starnuti, muco, prurito anche degli occhi e naso chiuso.
- Gonfiore in viso, soprattutto nella zona nasale e intorno agli occhi.
- Bruciore nelle stesse zone del gonfiore.
- Ipersensibilità alla luce.
- Lacrimazione.
- Arrossamenti.
Nei casi più gravi può arrivare a chiudere le vie respiratorie e a provocare attacchi d’asma più o meno grave.
Come combattere le allergie?
Non esiste ancora una cura definitiva contro le allergie respiratorie se non, solo in alcuni casi, la possibilità di effettuare un vaccino. Si tratta però di una soluzione non sempre applicabile e a volte lunga e non del tutto definitiva.
Le migliori soluzioni attuali per riuscire a combattere le allergie sono l’assunzione di farmaci o rimedi che possano attenuare i sintomi e aiutare, più che altro, la convivenza con le cause scatenanti.
La cosa migliore, infatti, sarebbe eliminare definitivamente queste cause, come nel caso delle muffe o evitando di entrare in contatto con animali, ma ad esempio nel caso dei pollini questo è letteralmente impossibile.
Per questo la maggior parte delle persone fa ricorso principalmente ad antistaminici, che possono tenere controllati i sintomi sia prevenendoli che attenuandoli.
Esistono inoltre diversi rimedi naturali come ad esempio lo zenzero, la radice di liquirizia, il ginkgo biloba o la camomilla, ma non tutti funzionano allo stesso modo sulle persone ed è necessario tentare per vedere quali possono essere adatti a noi.
Nonostante siano così diffuse e comuni, comunque, le allergie non sono da sottovalutare e talvolta possono comportare problemi anche gravi, per questo è sempre bene consultare il proprio medico, soprattutto in presenza di sintomi particolarmente aggressivi.
Perché la nostra generazione ne soffre di più?
È stato visto che la percentuale di persone che soffre di allergie, soprattutto respiratorie, risulta essere maggiore rispetto a qualche anno fa, tanto che l’aumento è considerevole se si prendono in esame le generazioni precedenti.
I nostri nonni pare ne soffrissero meno, ma a cosa è dovuto questo aumento?
Può essere una condizione genetica, a causa della diffusione di questa caratteristica, ma ad oggi la risposta più accreditata è quella legata alla qualità dell’aria che si respira.
L’inquinamento è infatti molto più elevato rispetto che all’epoca dei nostri nonni, dove vi erano principalmente campagne, e questo ha portato a un peggioramento delle condizioni di salute delle persone e soprattutto un indebolimento del sistema immunitario.
Anche l’innalzamento delle temperature sembra avere un ruolo, portando la fioritura e il rilascio dei pollini a dilatarsi in un tempo più ampio, ma concorrendo, inoltre, all’irritazione delle vie respiratorie per maggiore presenza di particelle dannose o secchezza dell’aria.
Conclusioni
Le allergie stanno diventando sempre più un problema comune e si è notato un notevole aumento nella loro incidenza, a confronto delle vecchie generazioni.
La causa potrebbe essere legata all’aumento delle temperature e una qualità dell’aria peggiore, in grado di irritare le vie respiratorie e indebolire il sistema immunitario.
Ad oggi le più comuni sono quelle legate ai pollini o alle polveri. Nonostante l’alta incidenza, però, le uniche soluzioni sembrano essere ancora quelle legate all’attenuazione dei sintomi.