Castellammare di Stabia

"Tutelare il patrimonio archeologico culturale che insiste sul territorio di Castellammare di Stabia" affidando "tutto il territorio comunale di Castellammare al Parco archeologico di Pompei, sottraendolo alla giurisdizione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell'Area metropolitana di Napoli al fine di dare piena tutela e valorizzazione all'intero patrimonio archeologico e culturale presente sul territorio cittadino".

Lo chiede il deputato del Pd Arturo Scotto in un'interrogazione a risposta scritta al ministro della Cultura. L'esponente del Partito democratico ricorda che "sulla linea gestita da Eav che collega Napoli con Sorrento sono in corso i lavori per la creazione del secondo binario. Questi lavori interessano in maniera importante il territorio del comune di Castellammare di Stabia. Sul territorio comunale, così come gran parte del territorio vesuviano, insistono insediamenti di epoca romana. Insediamenti che più di una volta hanno reso necessario bloccare i lavori per la scoperta di reperti d'interesse storico, incluso, recentemente, quello di una vasca d'epoca romana".

Risulta agli interroganti che questo "sia il terzo ritrovamento, e si teme che anche questa volta si proceda come accaduto nella piazza antistante la stazione di Castellammare centro della Circumvesuviana e in via R. Margherita. In quella occasione scavando a piazza Unità d'Italia vennero fuori dei reperti, il cantiere fu bloccato e i resti ricoperti. Questa volta si è aperto un cantiere in grande stile sul fronte della collina di Varano, dove sopra ci sono le ville di Stabiae, dando vita ad uno sperpero di risorse per realizzare un tunnel non solo inutile ma anche dannoso".