In risposta alla replica dell’ex sindaco Gambacorta sento la necessità di fare chiarezza e sgombrare il campo da interpretazioni fantasiose e ristabilire la verità sulle responsabilità attraverso la lettura degli atti.
Il primo punto da chiarire è che la variante al PUC di Ariano poteva essere portata a compimento dall’Amministrazione Gambacorta senza alcuno ostacolo normativo e quindi perimetrare l’area di pertinenza della stazione Hirpinia da destinare a ZES, senza la necessità di un progetto definitivo della stazione stessa. Infatti il tracciato e l’area strettamente pertinente alla stazione erano ben noti da tempo, tant’è che nel corso del 2017 veniva presentato in consiglio il rendering della Stazione Hirpinia con indicazione del tracciato e dello stabile e lo stesso relatore, dirigente dell’UTC dichiarava l’urgenza di inserire l’area nel PUC vigente. Nel verbale del consiglio del 9 aprile 2018, il sindaco Gambacorta evidenziando le difficoltà per la ZES a Camporeale, parlava della Stazione Hirpinia, quindi era ben nota la collocazione stessa e la necessità di un adeguamento del PUC.
Il C.C. recepì nel PUC solo le indicazioni di RFI per la realizzazione delle opere ferroviarie e l’area di stretta pertinenza al tracciato ferroviario che fu classificata con la sigla F8 “Attrezzature di indirizzo strategico”. Evidentemente quella sarebbe stata l’occasione per un aggiornamento dell’intero impianto urbanistico dell’area intorno alla stazione finalizzato allo sviluppo di Ariano e dei comuni limitrofi. All’epoca mancò colpevolmente l’adeguamento del PUC al PTCP quindi mancarono l’individuazione delle aree vincolate intorno alla Stazione per le attività ad essa connesse e la tessitura delle necessarie intese istituzionali con il consorzio ASI per l’individuazione delle aree ZES.
L’attuale amministrazione guidata da Enrico Franza, terminerà a breve l’iter di approvazione della Variante al PUC che avrebbe potuto e dovuto fare l’amministrazione precedente. Il nuovo Piano Urbanistico Comunale conterrà la definizione delle aree di sviluppo intorno alla Stazione Hirpinia , dell’intero impianto urbanistico dell’area Sud di Ariano e della rete di collegamento alla città storica e ai nuclei urbanizzati dell’arianese.
Per quanto riguarda il PIP di Camporeale, mi sembra banale spiegare la mancata candidatura a ZES nel 2018 con l’assenza della conditio sine qua non posta dalla Regione Campania che imponeva l’esclusiva candidatura ad area ZES alle sole ASI. Infatti l’Amministrazione Gambacorta si sarebbe dovuta adoperare per un’interlocuzione propedeutica con il consorzio ASI per chiedere l’inserimento della nostra area industriale. I pochi investimenti nelle aree Zona Economica Speciale in Provincia di Avellino e il parziale fallimento della misura non assolvono l’amministrazione di Ariano dell’epoca dalla scarsa operosità dimostrata perché dovevano essere messe in atto tutte le iniziative necessarie alla canditura del PIP. Oggi avremmo già la nostra ZES a Camporeale.
Intanto l’Amministrazione Franza ha intrapreso il percorso istituzionale e politico con l’ASI perché si raggiunga l’obiettivo di avere ad Ariano la ZES a servizio delle attività imprenditoriali del comprensorio e di chi vorrà investire nel nostro territorio.